Rendicontazione Fondi Otto per Mille – Esercizio Finanziario 2023 – Diocesi di Tursi-Lagonegro

Nel corso della sessione ordinaria della Conferenza episcopale di Basilicata (CEB) tenutasi oggi, lunedì 10 giugno, a Potenza, presso la sede del Seminario interdiocesano, i vescovi delle diocesi di Basilicata hanno proceduto all’elezione della presidenza della Conferenza episcopale.
Per acclamazione sono stati eletti:
Presidente, S.E. Mons. Davide Carbonaro, Arcivescovo Metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo;
Vicepresidente, S.E. Mons. Vincenzo Carmine Orofino, Vescovo di Tursi-Lagonegro
e Segretario, S.E. Mons Francesco Sirufo, Arcivescovo di Acerenza.
I Vescovi eletti resteranno in carica per un quinquennio.
Al dottor Maurizio Bolognetti di Latronico, storico Segretario dei Radicali Lucani, il Vescovo S.E. Mons. Vincenzo Orofino esprime vicinanza e solidarietà, indirizzandogli una lettera. Il testo è qui di seguito.
Carissimo Maurizio,
ancora una volta ti vedo impegnato a “lottare” per difendere alcuni diritti fondamentali per la vita dei singoli e delle comunità, garantiti dalla Costituzione italiana e così necessari per una migliore qualità della vita sociale. Siamo tutti convinti che solo la “verità” ci potrà rendere “liberi”. È questo l’insegnamento di Gesù (Gv 8,32), questo è anche l’anelito più profondo e più vero del cuore di ogni persona. Liberi, nella verità! Veramente liberi di esprimere le proprie idee e di sognare. Veramente liberi da strumentalizzazioni ingannevoli e da ricatti schiavizzanti. Veramente liberi per progettare e realizzare sogni. Veramente liberi per conoscere e vivere!
Carissimo Maurizio, per difendere questo diritto “primordiale” e “scontato” hai deciso di mettere in atto, ancora una volta, lo sciopero della fame. Sei arrivato al sedicesimo giorno. Sicuramente il tuo corpo inizia a subirne le conseguenze negative.
Ebbene! Anche tu hai il dovere di rispettare le esigenze del tuo corpo, alimentandolo e curandolo.
Il Signore benedica i tuoi propositi di bene.
Il tuo Vescovo
+ don Vincenzo Orofino
Si conclude Domenica 12 maggio 2024, con appuntamento al Cinema di Francavilla in Sinni dalle ore 17.00 alle ore 19.00, con la presenza di S.E. Monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, il cammino di formazione permanente unitaria che la Diocesi di Tursi-Lagonegro ha offerto in questo anno pastorale a Sacerdoti, Diaconi, Religiosi e Fedeli Laici, per il terzo anno del Cammino Sinodale (fase sapienziale).
Tema: “Il ritorno a Gerusalemme, nel Cenacolo, con gli Apostoli, per essere pellegrini di speranza”.
Presiederà l’incontro S.E. Mons. Vincenzo Orofino, vescovo diocesano.
Grata alla Trinità Santissima per tutti i suoi doni,
la DIOCESI di TURSI-LAGONEGRO,
insieme alle comunità di origine e di pastorale,
a chi ne ha curato la formazione e alle famiglie degli ordinandi,
annuncia con grande gioia
L’ORDINAZIONE DIACONALE
degli accoliti
GIUSEPPE CIRONE
della parrocchia S. Antonio di Padova
FARDELLA
NICOLA UMBERTO DURANTE
della parrocchia SS. Apostoli Pietro e Paolo
SAN CHIRICO RAPARO
FRANCESCO REALE
della parrocchia S. Maria Maggiore
MARATEA
per l’IMPOSIZIONE DELLE MANI e la PREGHIERA di ORDINAZIONE
di S. E. Rev.ma Mons.
VINCENZO CARMINE OROFINO
vescovo di Tursi-Lagonegro
CHIESA CONCATTEDRALE – LAGONEGRO
SABATO 25 MAGGIO 2024 – ORE 18,00
Solennità della SS. Trinità
Nella mattina di Sabato 30 Marzo presso il Santuario del Pantano (SS 742 Sarmentana, km 7+400) in San Giorgio Lucano, in procinto della Pasqua di Risurrezione, vogliamo vivere un momento di conoscenza e condivisione per guardare il futuro con i giovani maturandi e gli universitari della Diocesi di Tursi-Lagonegro.
“Passaggio” è il significato più profondo della Pasqua ebraica, ma anche della Pasqua di Cristo, che è passato dalla morte a un’orizzonte di Vita inesauribile. E’ anche il significato più profondo delle speranze che ci abitano: “passaggio” da desideri a compimenti, da previsioni a scelte mature per il futuro, da bisogni a quella condivisione che genera valori e possibilità. La Diocesi vuole camminare assieme ai giovani che si stanno orientando nel loro futuro, tutti illuminati e incoraggiati da Qualcuno che dà un “passaggio” eccezionale fino alla meta.
Lavoro: completare la creazione.
Quando a un uomo manca il lavoro, può dirsi pienamente realizzato? Se non ha mai fatto l’esperienza di lavorare, ha costruito davvero la propria persona?
Oggi più di sempre il lavoro è diventato problema cruciale nella vita di tante persone: il lavoro che non si trova o che si perde, il lavoro che riveste o spoglia di dignità la persona, il lavoro libero o schiavo…
Mentre troppi eventi e troppe circostanze sembrano accreditare ancora modelli di sviluppo economico che hanno quale finalità precipua il denaro, come cristiani vogliamo ragionare non nella logica del mercato, ma nella logica della creazione. In essa il lavoro è un luogo di costruzione e realizzazione della persona umana nella sua totalità e non un mezzo di mero sostentamento. È travaglio per la trasformazione della natura, come quello della donna che partorisce una nuova creatura È anche la prima vocazione dell’uomo, il primo “comando” ricevuto da Dio: coltivare e custodire il giardino. Lavorando, dunque, portiamo a compimento l’opera creatrice, con-creiamo con Dio!
Rimettendolo al centro, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, con la collaborazione del Circolo Laudato si’ Valsarmento, propone Passio Christi nelle vie crucis del lavoro. È l’ormai tradizionale Via Crucis da compiere il venerdì che precede la Domenica delle Palme, quest’anno venerdì 22 marzo.
Parole della scrittura e del magistero, in massima parte tratte dalla Fratelli tutti, e l’immagine di Gesù nella bottega di Giuseppe, falegname opera di John Everett Millais dalla chiarissima densità simbolica e profetica, accompagnano meditazioni, riflessioni e preghiere sul tema.
Mondo del lavoro, quindi, da guardare con realismo, cogliendone tutti i drammi e le disastrose conseguenze delle sopraffazioni e delle violenze che lo attraversano, ma sapendo al contempo vedere, con occhi di speranza, i tanti segnali, grandi o piccoli, di bene e di solidarietà che ci sono. Proprio la solidarietà è il più grande valore che possiamo portare nel mondo del lavoro, per riconoscere riparare le ferite inferte da “questa economia che uccide”,
Per consentire a chi non potesse partecipare, ma lo desiderasse, di essere comunque in comunione, anche se distanti, il libretto è a disposizione di tutte le Parrocchie.
Anna Maria Bianchi
Presidente CDAL
Animatrice Laudato si’
Domenica 24 Marzo 2024 alle ore 19.30, presso il Santuario Diocesano della Famiglia “Santa Sinforosa, San Getulio e figli martiri” in San Chirico Raparo, si terrà la Veglia di preghiera proposta dalla Commissione Missionaria della Diocesi di Tursi-Lagonegro in occasione della Giornata dei Missionari Martiri che quest’anno ha per tema: “Un cuore che arde”.
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Il 24 marzo 2024 segna la trentaduesima Giornata dei Missionari Martiri.
L’evento ha origine nella commemorazione di Sant’Oscar Romero, ucciso nella stessa data nel 1980.
La sua figura continua, anno dopo anno, ad incarnare il simbolo della vicinanza agli ultimi e l’incessante dedizione alla causa del Vangelo. Il suo impegno accanto al popolo salvadoregno, in lotta contro un regime elitario indifferente alle condizioni dei più deboli e dei lavoratori, continua a parlare ai giovani e non solo, richiamando alla necessità di una vita cristiana attenta alla preghiera tanto quanto alla cura della sorella e del fratello.
Questo giorno, scelto in coincidenza con l’uccisione dell’Arcivescovo di San Salvador, è un’occasione per riflettere sul significato dell’eredità che ha lasciato e per onorare quanti, come lui, hanno sacrificato la propria vita nel servizio.
L’attivismo e l’impegno di Romero a favore dei marginalizzati e degli oppressi, furono immediatamente riconosciuti dal popolo salvadoregno, che lo onorò con il titolo di “Santo de America”. Il suo assassinio, perpetrato da mani legate al governo, scosse le coscienze, generando un culto popolare e suscitando un profondo movimento di preghiera e impegno che si diffuse velocemente in tutto il mondo.
Nel 1992, su proposta del Movimento Giovanile delle Pontificie Opere Missionarie, ora Missio Giovani, la Chiesa italiana istituì la Giornata dei Missionari Martiri per ricordare tutti coloro che, ogni anno, perdono la vita mentre si dedicano senza riserve al servizio al prossimo. La data del 24 marzo fu scelta in modo simbolico, per sottolineare la fedeltà al Vangelo dimostrata da coloro che hanno sacrificato la propria esistenza nell’annuncio della Buona Novella, in condizioni spesso ostili e ingiuste, proprio come Romero.
In quest’occasione, la comunità è invitata a commemorare non solo i missionari caduti, ma anche a riflettere sul significato del loro sacrificio. Il loro esempio ci spinge a un impegno rinnovato nell’assistenza ai più bisognosi e nel combattere le ingiustizie sociali, ricordandoci che anche nei luoghi più remoti e dimenticati, il messaggio di speranza del Vangelo resta vitale e trasformativo.
Per questa edizione, abbiamo scelto il titolo “Un cuore che arde”, un riferimento al brano dei discepoli di Emmaus che ha guidato il nostro cammino durante il mese missionario. Richiama la forza della testimonianza dei martiri che, come Gesù attraverso la condivisione della Parola e il pane spezzato, con il loro sacrificio accendono una luce e riscaldano i cuori di intere comunità cristiane, ispirando una nuova conversione, dedizione al prossimo e al bene comune.
In occasione dalla Giornata Missionaria Mondiale, che abbiamo celebrato il 22 ottobre, anche papa Francesco ha incoraggiato le donne e gli uomini a servizio del vangelo riconoscendo che il loro impegno è già un atto di donazione della propria vita: “Esprimo la mia vicinanza in Cristo a tutti i missionari e le missionarie nel mondo, in particolare a coloro che attraversano un momento difficile: il Signore risorto, carissimi, è sempre con voi e vede la vostra generosità e i vostri sacrifici per la missione di evangelizzazione in luoghi lontani. Non tutti i giorni della vita sono pieni di sole, ma ricordiamoci sempre delle parole del Signore Gesù ai suoi amici prima della passione: «Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33)”.
Durante questa Giornata, e nel corso di tutta la Quaresima, uniamoci nella preghiera per tutti i missionari, soprattutto per coloro che hanno perso la vita nel servizio, e nel digiuno, offrendo un contributo concreto, come l’equivalente di un pasto, per sostenere i progetti di assistenza e sviluppo rivolti a coloro che necessitano di un futuro più luminoso e dignitoso.
Giovanni Rocca
Segretario nazionale Missio Giovani
Volge a conclusione lo speciale Anno giubilare, indetto da Monsignor Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro, il 12 ottobre 2022, in occasione del 25mo anniversario della beatificazione del sacerdote Domenico Lentini. Domenica 25 febbraio 2024, nel giorno della Festa del Beato Domenico Lentini, a Lauria, Sua Eminenza il Sig. Cardinale PIETRO PAROLIN, Segretario di Stato di Sua Santità, con la chiusura della Porta Santa del Santuario Diocesano, concluderà il Giubileo Lentiniano presiedendo la solenne Concelebrazione Eucaristica con inizio alle ore 11.00.
Don Michelangelo Crocco, rettore del “Santuario del Beato Lentini” in Lauria, ripercorre questo periodo: “Il Giubileo Lentiniano è stato ricco di tante grazie spirituali. Una trentina di pellegrinaggi, l’incontro regionale dell’Unitalsi, la convocazione diocesana del Rinnovamento nello Spirito, il Ritiro dell’Azione Cattolica Diocesana, l’incontro diocesano del Clero, il mandato Diocesano ai Catechisti della Diocesi, la Giornata diocesana per la Vita Consacrata e l’incontro nazionale dei Seminaristi dei Seminari Regionali d’Italia, la Settimana di evangelizzazione a cura del Seminario Maggiore Regionale di Basilicata… più volte è stato proposto lo spettacolo “il fuoco e la croce” nato da un idea di Mario Lamboglia e la divulgazione del fumetto sul Lentini con illustrazioni del maestro D’Acunzo: sono solo alcune delle occasioni che hanno visto Lauria come Capitale della fede e il Santuario del Beato cuore pulsante di una spiritualità ancora attuale. Il sacerdote lauriota, che ha speso la sua vita per i poveri, i giovani, le famiglie e la conversione dei peccatori, ancora oggi grida che solo in Dio c’è salvezza perciò «in tutto si cerchi Dio, il suo gusto, il suo volere, la sua gloria»”.
Significativo l’impegno della Diocesi e la cura pastorale del Vescovo Orofino che ha elevato la chiesa di San Nicola di Bari a “Santuario Diocesano del Beato Domenico Lentini” perché fosse un faro di spiritualità dove ciascuno ristorasse lo spirito e trovasse consolazione attraverso la figura del beato sacerdote.
Mons. Vincenzo Orofino benedice il Signore per quanto ha operato la sua provvidenza in questo speciale tempo di benedizione: “Salutando e accogliendo il Cardinale Pietro Parolim – primo collaboratore del Papa
nel governo della Chiesa universale – siamo confortati nella più genuina appartenenza alla Santa Madre Chiesa e confermati nella sequela lieta, docile e fedele alla persona e al magistero di Papa Francesco. Ci sentiamo nel cuore stesso della Chiesa, e ne siamo felici!
Il Beato Domenico Lentini è veramente importante per tutti noi! Occupa un posto speciale nella nostra vita, sia a livello personale che comunitario. In particolare, per noi presbiteri è il modello a cui è facile guardare per vivere il nostro sacerdozio secondo il cuore di Cristo e il costante insegnamento della Chiesa.
La presenza tra noi del Cardinale Parolin – generoso servitore della Chiesa e coraggioso testimone di pace nel mondo – ci conferma nel proposito di metterci alla scuola di questo santo sacerdote che ancora oggi parla alla coscienza delle donne e degli uomini che vogliono dare un senso compiuto alla propria vita ed essere protagonisti dello sviluppo di questo territorio, cercando in tutto la gloria di Dio e il bene integrale delle persone”.
“Gloria di Lauria e dell’Italia onor”, il beato Lentini così è detto dalle parole del canto a lui rivolto che il popolo lauriota indirizza con grande affetto e devozione, riconoscendolo “penitente inclito e apostolo d’amor”. Certamente sarà sempre più significativo il legame di tutta la Diocesi di Tursi-Lagonegro, e non soltanto di Lauria, e la testimonianza di vita della di quest’uomo di Dio che conserva la sua attualità a quasi due secoli dalla morte (1828).
Ormai, da troppo tempo, sotto gli occhi di tutti noi nelle terre martoriate dalla guerra, come ci ricorda Caritas Italiana, la povertà e la sofferenza hanno raggiunto proporzioni esorbitanti e catastrofiche.
La tensione è ormai altissima in tutta la regione mediorientale, con episodi bellici e terroristici anche in Siria, Iran e nel Golfo di Aden.
Di fronte a questa immane tragedia, su proposta di Caritas Italiana, la Presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, programmata in tutte le chiese italiane per domenica 18 febbraio 2024 (I di Quaresima), un concreto segno di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti alle necessità, sia materiali che spirituali, delle popolazioni colpite.
La Caritas Diocesana, sollecitata dal nostro Vescovo, Sua Ecc. Rev.ma Mons. Orofino, propone di proseguire con la colletta a sostegno degli interventi umanitari e per i progetti di pace e riconciliazione in Terra Santa per tutto il periodo della Quaresima, sicuri che questo gesto costituirà un’importante occasione di sensibilizzazione e animazione delle nostre comunità parrocchiali.
In questi territori la Caritas offre un servizio incommensurabile ed essenziale. I fondi raccolti sono destinati a ristrutturare ed equipaggiare la clinica di Caritas Gerusalemme a Gaza city, fornire attrezzature mediche alla clinica di Caritas Gerusalemme a Taybeh, in Cisgiordania, garantire assistenza sanitaria a chi ne ha bisogno nelle zone interessate dal conflitto, intervenire con aiuti nel campo della salute mentale soprattutto per donne e bambini traumatizzati dalla crisi in corso. Non solo: i fondi raccolti sosterranno anche le famiglie vulnerabili e permetteranno di collaborare con la rete internazionale nei progetti di ricostruzione una volta che finalmente sarà proclamato il cessate il fuoco.
Le collette potranno essere versate, more solito, sul conto corrente postale della Diocesi, i cui estremi sono indicati anche sulla locandina allegata, specificando nella causale “CARITAS DIOCESANA – QUARESIMA 2024”.
“È tempo di agire, e in Quaresima agire è anche fermarsi. Fermarsi in preghiera, per accogliere la Parola di Dio, e fermarsi come il Samaritano, in presenza del fratello ferito. L’amore di Dio e del prossimo è un unico amore.”
(Dal Messaggio per la Quaresima del Santo Padre Papa Francesco)