Via Crucis proposta della CDAL di Tursi-Lagonegro

al Santuario del Pantano in San Giorgio Lucano, venerdì 22 marzo 2024

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lavoro: completare la creazione.

Quando a un uomo manca il lavoro, può dirsi pienamente realizzato? Se non ha mai fatto l’esperienza di lavorare, ha costruito davvero la propria persona?

Oggi più di sempre il lavoro è diventato problema cruciale nella vita di tante persone: il lavoro che non si trova o che si perde, il lavoro che riveste o spoglia di dignità la persona, il lavoro libero o schiavo…

Mentre troppi eventi e troppe circostanze sembrano accreditare ancora modelli di sviluppo economico che hanno quale finalità precipua il denaro, come cristiani vogliamo ragionare non nella logica del mercato, ma nella logica della creazione. In essa il lavoro è un luogo di  costruzione e realizzazione della persona umana nella sua totalità e non un mezzo di mero sostentamento. È travaglio per la trasformazione della natura, come quello della donna che partorisce una nuova creatura    È anche la prima vocazione dell’uomo, il  primo “comando” ricevuto da Dio: coltivare e custodire il giardino. Lavorando, dunque, portiamo a compimento l’opera creatrice, con-creiamo con Dio!

Rimettendolo al centro, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, con la collaborazione del Circolo Laudato si’ Valsarmento, propone Passio Christi nelle vie crucis del lavoro. È l’ormai tradizionale Via Crucis da compiere il venerdì che precede la Domenica delle Palme, quest’anno venerdì 22 marzo.

Parole della scrittura e del magistero, in massima parte tratte dalla Fratelli tutti, e l’immagine di Gesù nella bottega di Giuseppe, falegname opera di John Everett Millais dalla chiarissima densità simbolica e profetica, accompagnano meditazioni, riflessioni e preghiere sul tema.

Mondo del  lavoro, quindi, da guardare con realismo, cogliendone tutti i drammi e le disastrose conseguenze delle sopraffazioni e delle violenze che lo attraversano, ma sapendo al contempo vedere, con occhi di speranza,  i tanti segnali, grandi o piccoli, di bene e di solidarietà che ci sono. Proprio la solidarietà è il più grande valore che possiamo portare nel mondo del lavoro, per riconoscere riparare le ferite inferte da “questa economia che uccide”,

Per consentire a chi non potesse partecipare, ma lo desiderasse, di essere comunque in comunione, anche se distanti, il libretto è a disposizione di tutte le Parrocchie.

 

Anna Maria Bianchi
Presidente CDAL
Animatrice Laudato si’