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Assemblea diocesana di presentazione dell’Agenda pastorale 2023/2024

al Cinema di Francavilla in Sinni, sabato 16 Settembre 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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“Come i discepoli di Emmaus: IN CAMMINO, da Gerusalemme… a Gerusalemme”. Si intitola così l’Introduzione dell’Agenda Diocesana che S.E. Mons. Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro, presenta domani, sabato 16 settembre 2023 alla Comunità diocesana. Si svolgerà al Cinema di Francavilla in Sinni (PZ), a partire dalle ore 17.00, l’Assemblea durante la quale il presule indicherà il percorso pastorale, i processi avviati e le sfide che attendono il Popolo di Dio della diocesi lucana dei due mari per l’anno 2023/2024. Nel terzo anno del Cammino sinodale, vissuta la fase narrativa, si apre la fase sapienziale che ha il compito di preparare il terreno alla fase profetica, ovvero quella delle scelte operative, passo decisivo verso la conversione strutturale e permanente di tutta la Chiesa alla sinodalità, perché compia meglio la sua missione evangelizzatrice: «non si tratta di cogliere – scrive Orofino – cosa deve cambiare il mondo per avvicinarsi alla Chiesa”, ma “cosa la Chiesa deve cambiare per favo¬rire l’incontro del Vangelo con il mondo”. Occorre perciò riflettere su come i discepoli di Gesù possano convertirsi per essere più “sinodali”, camminando con il Signore e con tutti i fratelli e le sorelle: appassionati all’amore reciproco (cf. Gv 13,35) e alla testimonianza di Cristo nel mondo (cf. At 1,8)».

La diocesi di Tursi-Lagonegro continua a focalizzare il discernimento comunitario – attraverso il metodo della conversazione nello spirito e dei cantieri laboratoriali – sul tema della “formazione alla fede e alla vita” perché «è decisivo curare la formazione alla vita cristiana in tutte le età della vita. Riconosciuto inefficace il modello che agisce solo nella prospettiva dei sacramenti, è necessario superare il modello “scolastico” e l’infantilizzazione della formazione cristiana. La fase narrativa consegna una richiesta pressante di ripensamento della formazione di coloro che esercitano un ministero e vivono una specifica vocazione, in particolare i presbiteri. Chi educa a nome della Chiesa deve essere aiutato a coltivare costantemente la propria umanità e la propria fede».

Pertanto ecco le grandi sfide dell’anno pastorale che si apre:
1. La formazione unitaria di tutti i cristiani “adulti”, di coloro che, a vario titolo e molteplici modalità, sono chiamati a rendere ragione della speranza che è in loro. Non laici da una parte e sacerdoti dall’altra ma insieme per portare avanti l’unica missione della Chiesa: annunciare il Vangelo del Regno in questo mondo che cambia. Si realizzerà in maniera comune il percorso ordinario di formazione permanente, per gli aspetti teologici e pastorali: sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, fedeli laici, mentre per la vita spirituale sarà rispettata la peculiarità di ogni stato di vita. Saranno presenti, durante l’anno pastorale, autorevoli teologi e vescovi per riflettere e dialogare con tutta la Comunità diocesana durante l’anno.
2. Si vuole puntare sulla formazione di persone qualificate che accompagnino a vivere la corresponsabilità nella vita parrocchiale (formatori, facilitatori, animatori della comunità…) che possano sostenere e accompagnare nell’annuncio, nell’evangelizzazione e nella testimonianza della carità perché la presenza ecclesiale sul territorio possa essere fedele e incisiva, partendo proprio dal sostegno ai catechisti e agli operatori pastorali.
3. Si intende attuare un cammino con i giovani che li aiuti a vedere in loro stessi e nelle figure degli educatori i veri protagonisti e promotori della pastorale e perché in famiglia, in parrocchia, nella strada, nei luoghi di svago e soprattutto nella scuola, possano essere amorevolmente custoditi in un contesto favorevole perché stimolante e propositivo.
4. La Visita pastorale del Vescovo che continua (e che si concluderà a dicembre 2024) diventa il segno della presenza del Padre che cerca, che segue e accompagna i figli, curandosi di loro e infondendo speranza. Gli incontri preparatori (con i consigli pastorali e con i consigli per gli affari economici da parte dei convisitatori) sono stati e continuano a manifestarsi segno di una Chiesa-Comunità che sa guardare nella stessa prospettiva della corresponsabilità e del desiderio della fecondità della sua vita e della testimonianza.
L’icona biblica che ispira l’impegno formativo è quella dei Discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35), individuata dal Comitato nazionale del Cammino sinodale per favorire il “discernimento operativo” che la fase sapienziale porterà a realizzare.
L’impegno e la sfida che si rinnovano dicono la bellezza di una Chiesa viva e vitale che vuole continuare a donarsi, quale madre e maestra, a servizio di tutto l’uomo, in questo tempo, nel territorio in cui incarna il suo impegno e l’azione pastorale.


La Diocesi di Tursi-Lagonegro IN ASCOLTO

“L’uno in ascolto dell’altro, tutti in ascolto dello Spirito”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel pomeriggio di Domenica 21 novembre, in contemporanea (ore 19,00 – 20,30), in tutte le parrocchie, sotto la guida del parroco e con la collaborazione dei membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale, attraverso i tavoli di ascolto (ogni tavolo sarà composto da 10/12 componenti), si terrà un tempo di ascolto aperto a tutte le persone di buona volontà che desiderano dialogare e confrontarsi sulle tematiche proposte.

Il Vescovo, Monsignor Vincenzo Orofino, sostenuto dagli Organismi diocesani di partecipazione alla vita ecclesiale, è convinto che “la nostra Chiesa locale vuole mettersi in ascolto di tutti e di tutto il territorio, anche delle realtà sociali e culturali. Vogliamo ascoltare, tessere relazioni buone e costruttive con tutti per contribuire a far nascere spazi di vita buona, solidale, accogliente. Vogliamo metterci in ascolto della storia di questa regione e dei nostri paesi, quella passata e quella contemporanea, quella delle comunità e quella dei singoli, quella religiosa e quella sociale. Vogliamo ascoltare il nostro tempo, il nostro territorio, la cultura in cui siamo immersi.

Lo vogliamo fare perché ne avvertiamo tutta la fecondità e l’urgenza. Lo faremo anche nei prossimi mesi (dicembre, gennaio 2022, febbraio, marzo e maggio) perché Papa Francesco ci chiede con forza di “camminare insieme” per edificare una Chiesa tutta “sinodale”. Una Chiesa, cioè, che nella storia si manifesta come casa e scuola di comunione (una comunione vera, essenziale e creativa). Quella comunione che è armonia sinfonica, che rende liberi, che accoglie tutti, che non pretende niente e non giudica nessuno, che esalta i carismi, le attitudini e la storia di ognuno. Una Comunità sinodale che compie la sua missione evangelizzatrice nella diversità e nella complementarietà delle vocazioni, dei ministeri, dei carismi, delle responsabilità e delle condizioni di vita, poiché il Signore Gesù «ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri» (Ef 4,7.11).

Vogliamo una Chiesa in cui tutti siano protagonisti e attori principali.

Una Chiesa sinodale è una Chiesa che «incarna lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità. (…) Che incontra, ascolta e discerne», ha detto Papa Francesco, durante l’omelia di apertura del Cammino Sinodale (Basilica di San Pietro, 10 ottobre 2021). Una Chiesa sinodale è una Chiesa che – libera da ogni ‘intimismo’ devozionale – promuove e favorisce il «passaggio dalla cultura dell’individualismo a una cultura di comunione e di solidarietà», indispensabile per la crescita globale della Comunità cristiana”.

L’ascolto comporta sempre la condivisione di vita, è sempre un coinvolgimento esistenziale, è sempre un incontro. Ascoltarsi significa riconoscersi, esprimersi, accogliersi.

La pandemia che stiamo vivendo e i vistosi cambiamenti climatici che stiamo subendo ci insegnano che è urgente e necessario un ascolto serio e attento di tutto il creato per non soccombere di fronte alla “minaccia attuale e potenziale all’habitat ecologico”.

La Chiesa sinodale di cui siamo chiamati a essere i protagonisti deve essere una Chiesa che cammina, non statica né bloccata. Una Chiesa in movimento, che cammina con le donne e con gli uomini del nostro tempo, che si pone al servizio del bene integrale delle persone e delle comunità di questo territorio con gesti concreti in ordine alla vita quotidiana di tutti, alla testimonianza della carità, al mondo del lavoro, al vasto e delicato compito educativo, all’amministrazione della ‘Cosa pubblica’ per promuovere il bene di tutti e di ciascuno.

Ascoltiamo la realtà e ascoltiamoci. Faremo qualche errore in meno! Rispettiamo le nostre tradizioni, ma non restiamo bloccati al ‘si è fatto sempre così’.

La pandemia che stiamo vivendo e i vistosi cambiamenti climatici che stiamo subendo ci insegnano che è urgente e necessario un ascolto serio e attento di tutto il creato per non soccombere di fronte alla «minaccia attuale e potenziale all’habitat ecologico» (come ha detto a Pisticci Papa Wojtyla nel 1991).

Curiosità e attesa si respirano già nel tessuto territoriale delle comunità parrocchiali che si preparano a vivere il gesto comune con piccoli adattamenti e con la creatività degli ambienti nei quali si terranno i “tavoli di ascolto” (locali parrocchiali, chiese o altri spazi resi disponibili per la circostanza). Un’occasione che indica una modalità vera di cammino comunitario, segnato dal desiderio di andare incontro a tutti e di permettere a ciascuno di dare il suo apporto per la vita della Chiesa, riconoscendola compagna di cammino a cui si appartiene, prima ancora che Madre e Maestra. Dalle sintesi che faranno i facilitatori, insieme ai Consigli pastorali parrocchiali, si giungerà alla compilazione dei questionari che prepareranno la Visita Pastorale del Vescovo Orofino che avrà inizio il prossimo 7 dicembre, nei primi vespri dell’Immacolata Concezione, con la Celebrazione che si terrà nella Cattedrale di Tursi e con la lettura del Decreto di Indizione della Santa Visita.

Le pagine de “La Nuova del Sud” del 23 novembre 2021
che riportano l’intervista al Vescovo Orofino

Documenti, Orientamenti e Comunicazioni per il periodo di pandemia

 

 

 

 

 

 

Considerando l’eccezionalità del periodo che stiamo vivendo è stata prodotta tanta letteratura di documenti e comunicazioni nelle scorse settimana anche in riferimento alle celebrazioni e alle modalità possibili.
In questa pagina pensiamo di offrire, per chiarezza e completezza, i Decreti, gli Orientamenti e le Comunicazioni a cui fare riferimento per la Diocesi di Tursi-Lagonegro.
Con l’augurio che possa essere tempo di grazia e di misericordia per tutti quello che ci apprestiamo a vivere, vi saluto nel Signore.

don Domenico Buglione, 
Vicario Generale

 

 

Ultimo aggiornamento:  2 agosto 2021

 

#chiciseparera

 

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AVVISO PER LA MESSA CRISMALE
In considerazione dell’attuale stato di salute
di alcuni Sacerdoti della Diocesi ancora positivi al Covid-19
e dell’ampia diffusione del virus in diverse comunità parrocchiali
la SANTA MESSA CRISMALE sarà celebrata
alle ore 10,00 sabato 1 maggio 2021
nella Chiesa “Buon Pastore” in Policoro (MT)

Tursi, 18 marzo 2021


Trasferimenti e nomine nel Presbiterio di Tursi-Lagonegro

 

 

 

 

 

 

A conclusione del Ritiro spirituale del Clero, in prossimità della Festa del Sacro Cuore di Gesù, S.E. mons. Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro, ha reso noti i trasferimenti e le nuove nomine dei Sacerdoti della Diocesi.
Sono 19 i presbiteri, uno l’accolito prossimo al diaconato e 16 i paesi in cui le comunità parrocchiali sono interessate da cambiamenti.
Le nomine avranno effetto da mercoledì 1 settembre 2021, con l’apertura dell’anno pastorale 2021-2022. L’inizio del ministero pastorale dei parroci nelle nuove sedi avverrà con la presa di possesso canonico, secondo il calendario concordato con il Vescovo, durante il mese di settembre. I trasferimenti avverranno nel mese di settembre 2021.
Le nuove nomine sono state pensate e realizzate nell’ambito di un lavoro di discernimento comunitario che il Vescovo Orofino ha svolto in varie forme (soprattutto con il coinvolgimento del Collegio dei Consultori) durante tutto l’anno pastorale che sta per concludersi. Esse rispondono all’esigenza pastorale di preparare le comunità parrocchiali e quella diocesana alla celebrazione del Giubileo del 2025, attraverso un reale cammino sinodale, nella forma della Visita pastorale che avrà inizio in occasione della festa dell’Immacolata concezione (8 dicembre 2021).
Monsignor Vincenzo Orofino ha ringraziato i due sacerdoti che, raggiunti limiti di età, secondo le vigenti disposizioni canoniche, hanno chiesto di essere esonerati dalla guida delle parrocchie (don Giovanni Costanza, parroco di Latronico, e don Francesco Alagia, parroco di Lauria Inferiore). Inoltre si è ritenuto opportuno avviare un processo di avvicendamento per i parroci che hanno guidato la medesima parrocchia da oltre 15 anni. Lo sguardo ecclesiale è andato anche oltre il territorio diocesano e nazionale, riconoscendo nella richiesta del Vescovo di Panama la chiamata del Signore ad annunciare il Vangelo fino agli estremi confini della terra. Dai prossimi mesi avrà inizio il lavoro di preparazione della Diocesi che si prepara ad avere una parrocchia retta da un proprio presbitero, don Giovanni Messuti, a cui ha riconosciuto la “vocazione missionaria”.
Gli organismi di partecipazione ecclesiale restano in carica nell’attuale composizione fino alla loro scadenza naturale (11 novembre 2021). Le elezioni per il nuovo Consiglio Presbiterale si terranno venerdì 12 novembre 2021, con il conseguente rinnovo del Collegio dei Consultori, mentre i sacerdoti di ogni zona pastorale eleggeranno il loro coordinatore agli inizi del mese di ottobre.
Rinnovato inoltre il Consiglio episcopale e alcuni incarichi per la Curia vescovile e per il servizio ecclesiale nell’Azione Cattolica diocesana.


Il Vescovo Orofino in dialogo con Sindaci, Amministratori e Parroci

Un dialogo fraterno, schietto e costruttivo perché, ciascuno negli ambiti propri, si servano, con rigenerata motivazione e lungimiranza, le persone affidate alle cure e alla responsabilità di tutti. «Sono le stesse le persone che ci sforziamo di amare e servire – afferma il Vescovo Orofino – e proprio per questo è necessario prospettare il bene più grande a cui aspirare in un territorio in cui ci sono tante risorse naturali e beni immateriali. La Chiesa vuole fare la sua parte per incoraggiare gli amministratori e gli operatori sociali a vivere fedelmente il loro servizio a favore di tutti, offrendo la sua disponibilità a sostenere tutte le iniziative a favore del bene comune, in quanto bene di tutti gli uomini e di tutto l’uomo».
Dopo l’esperienza felice già vissuta nel dialogo e nella condivisione di alcuni percorsi nelle zone pastorali, si rinnova l’invito a prendere parte a due serie di incontri, proposti per zone pastorali e quindi realtà comprensoriali, più o meno vaste.
Il calendario prevede gli incontri che si terranno sempre dalle ore 10.00 alle ore 12.00: per la Zona Jonica, nell’Episcopio di Tursi, lunedì 21 ottobre 2019 e lunedì 20 gennaio 2020; per la Zona Val d’Agri, nel Centro parrocchiale di San Brancato di Sant’Arcangelo, martedì 22 ottobre 2019 e martedì 21 gennaio 2020; per la Zona Sinnica, nel Centro parrocchiale di Senise, mercoledì 23 ottobre 2019 e mercoledì 22 gennaio 2020 e per la Zona Mercure-Tirrenica, nell’Episcopio di Lagonegro, giovedì 24 ottobre 2019 e giovedì 23 gennaio 2020.
Infine Monsignor Vincenzo Orofino invita gli amministratori dei comuni della diocesi e i “fedeli” diocesani che ricoprono incarichi istituzionali a livello regionale e nazionale nel pomeriggio di domenica 15 dicembre, dalle ore 17,30 alle ore 19,00 presso l’Ostello di Chiaromonte, esprimendo il desiderio di incontrare, in pubblica assemblea, tutti gli operatori sociali e culturali dei paesi della Diocesi.
La certezza è che nel dialogo costruttivo e schietto si può fare tanto bene a vantaggio di tutti e in un territorio, nel quale tante problematiche affliggono la nostra gente, c’è ancora chi sa sperare e credere nelle proprie risorse in vista del bene che, per la dottrina sociale della Chiesa, impegna tutti i membri della società: nessuno è esentato dal collaborare, a seconda delle proprie capacità, al suo raggiungimento e al suo sviluppo.
Giovanni Lo Pinto

Scuola di Cristianesimo 2019-2020

Al via lunedì 7 ottobre l’esperienza della Scuola di Cristianesimo della diocesi di Tursi-Lagonegro, giunta al suo terzo anno di vita. “Una serie di lezioni volte innanzitutto alla formazione degli operatori pastorali – afferma il vescovo Vincenzo Orofino che l’ha proposta alla diocesi nel 2017 con la Lettera pastorale triennale Al fine di edificare il Corpo di Cristo – perché maturino una maggiore consapevolezza ed esperienza ecclesiale. La corresponsabilità passa attraverso percorsi di conoscenza e di approfondimento della fede. Non si può prescindere dalla proposta culturale se desideriamo che i fedeli giungano alla conformazione a Cristo e vivere le circostanze della vita secondo il suo pensiero (cfr. 1Cor 2,16): è questo il vero obiettivo della sfida educativa della Chiesa. Nell’anno in cui la Diocesi di Tursi-Lagonegro si propone di chiudere il decennio, dedicato dalla CEI alla questione dell’educazione, vogliamo in maniera ambiziosa ritornare alle basi del nostro credo e della vita nuova in Cristo per dire l’attualità della vita cristiana. Solo così possiamo puntare a offrire il servizio della formazione alle persone, cuore della pastorale, puntando al bene integrale delle stesse.
Il percorso (32 lezioni in tutto) è strutturato in due cicli di 4 lezioni che si terranno contemporaneamente nelle zone pastorali: a Tursi per la Zona Jonica; a Lagonegro per la Zona Mercure-Tirrenica; a Senise per la Sinnica e per la Val d’Agri quattro lezioni a Moliterno e quattro a San Brancato di Sant’Arcangelo.
Le lezioni si svolgeranno sempre di lunedì dalle ore 17.30 alle 19.00, secondo il calendario che segue: 7 e 28 ottobre, 25 novembre e 9 dicembre 2019; 13 gennaio, 10 febbraio, 2 e 30 marzo 2020. Interverranno: il vescovo Mons. Vincenzo Orofino, i docenti di Teologia don Enzo Appella, don Gianluca Bellusci e don Giovanni Messuti e la prof.ssa Anna Maria Bianchi, presidente della Consulta delle Aggregazioni laicali della Diocesi.
Nel corso dell’anno pastorale si terranno anche tre convegni sulla sfida educativa (11 novembre 2019; 20 gennaio e 16 marzo 2020) e due focus (occasioni per riflettere sul compito educativo della Chiesa) a cui prenderanno parte i cardinali Gualtiero Bassetti e Gianfranco Ravasi, rispettivamente presidente della Conferenza Episcopale Italiana e presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.
Nella lettera pastorale Orofino così scriveva: «La cultura conduce a unità tutto il lavoro pastorale della Chiesa in quanto tende a forgiare la “struttura” stessa della persona, alla quale permette di accogliere e vivere la fede ragionevolmente, criticamente, consapevolmente e responsabilmente. Quando la fede è interamente pensata allora diventa una proposta di vita e una sfida alla libertà responsabile. È a livello culturale che si pone il problema educativo e si ricompone la frattura tra la fede e la vita… La pastorale della cultura è di massima urgenza, poiché deriva dalla missione stessa della Chiesa nel mondo odierno ed è decisiva per la nuova evangelizzazione. Gli ambiti della testimonianza e della cultura sono quelli che maggiormente permettono alla comunità cristiana di essere visibilmente presente sul territorio e di interagire efficacemente con gli altri soggetti sociali operanti nei nostri paesi» (Al fine di edificare il Corpo di Cristo, 47-48).
La sfida educativa rimane ambiziosa ma irrinunciabile per la Chiesa tutta che a ottobre vive il mese missionario straordinario e desidera ripartire dalla riscoperta della sua identità per essere fedele alla sua missione.
Giovanni Lo Pinto

Il tempo della scuola, occasione per comunicare e ricevere amore

Monsignor Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro, all’inizio dell’anno scolastico, nella lettera inviata alle dirigenze scolastiche degli istituti presenti in Diocesi, si rivolge agli alunni, agli insegnanti e ai dirigenti scolastici e al personale ATA invitandoli a “vivere il tempo della scuola come occasione favorevole per comunicare e ricevere amore, perché l’amore è la sorgente, l’alimento, la condizione, la norma e la meta di ogni atto educativo”. Consapevole che “l’educazione è una questione di cuore”, afferma che “qualsiasi autentica opera educativa parte dall’amore e sempre conduce all’amore vero, quello che sgorga da un cuore libero e rende la vita lieta e affascinante”.
Il Vescovo Orofino afferma quindi che la diocesi di Tursi-Lagonegro, che nell’anno pastorale 2019-2020 lavorerà sul tema “…per il bene integrale delle persone. La sfida educativa”, vuole dare maggiore impulso alla sua opera educativa, anche attraverso una collaborazione più puntuale e fattiva con le famiglie, le scuole e le istituzioni presenti sul territorio. Per perseguire questo scopo gli uffici diocesani per l’educazione, la scuola e la pastorale giovanile sono già all’opera per proporre azioni sinergiche a favore di una crescita armonica dei nostri giovani”. Invita quindi a fidarsi della Chiesa, delle parrocchie, degli uffici diocesani per vivere dialogo e collaborazione senza riserve, puntando insieme a raggiungere le vette più alte.
Agli educatori augura ogni meritata soddisfazione nell’esaltante opera di accompagnamento degli alunni nel cammino della vita e chiede di essere guide nello sviluppo integrale delle giovani generazioni dei nostri paesi, compito arduo e impegnativo, ma anche entusiasmante e colmo di promesse per il futuro del territorio lucano.
Per gli alunni auspica “un anno ricco di abbondanti conquiste culturali ed esistenziali, capaci di corrispondere alle domande del vostro cuore e di sostenere le scelte fondamentali della vita”, invitandoli a lasciarsi affascinare dalla verità, cercandola e permettendole di affermarsi nelle loro vite.
Monsignor Orofino si dice infine disponibile a ogni forma di rispettosa interlocuzione, consapevole della importante trama di relazioni già in essere con il mondo della scuola.
Giovanni Lo Pinto
Clicca qui per la lettera del Vescovo Orofino

…per il bene integrale delle persone. La sfida educativa

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L’aspetto educativo è quello più intimo di una persona, quello in cui si decide la sua esperienza di vita e l’orientamento del suo operare. Per questo la chiesa di Tursi-Lagonegro ha deciso di fare proprio questo percorso nell’intero anno pastorale, puntando sul tema “….per il bene integrale delle persone. La sfida educativa”, presentato dal vescovo, Monsignor Vincenzo Orofino nell’Assemblea diocesana tenutasi a Francavilla in Sinni lo scorso 1 settembre, nel corso della quale è stata presentata anche l’agenda pastorale.
Nella sua relazione Mons. Orofino non ha nascosto le criticità che caratterizzano la nostra Diocesi, a partire dalla secolarizzazione che attanaglia la Chiesa italiana e non esclude le piccole comunità, dal relativismo morale e dalla riduzione dell’esperienza cristiana a generico impegno umanitario che relega la fede in una dimensione privata, fino a quello che ha definito il “disastro educativo” del nostro tempo che rappresenta una grande “sfida urgente e inderogabile” per la Chiesa e per l’intera comunità cristiana che deve porsi come “comunità educante”. Questa azione deve svolgersi nella quotidianità dell’agire da cristiani, e deve tendere a coinvolgere tutto l’agire dell’uomo, la sua spiritualità, il suo sguardo sulla storia che deve assimilarsi allo sguardo di Cristo e della Chiesa. Deve essere in pratica un’azione formativa globale e integrale.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo occorre vivere il respiro della Chiesa a tutti i livelli. Sintonizzarsi con gli insegnamenti e il magistero di Papa Francesco, alimentando la comunione col Santo Padre anche attraverso la preghiera, vivere le indicazioni pastorali diocesane come percorso educativo comunitario promuovendo l’alleanza educativa tra parrocchia, famiglia e scuola che trova nella dimensione diocesana il suo coordinamento ottimale, rispetto al quale la Diocesi ha istituito la speciale “Commissione per l’educazione, la scuola e la pastorale giovanile”, e infine vivendo attivamente quel cantiere quotidiano all’educazione cristiana che è la parrocchia.
Partendo dalla lettura del brano evangelico dell’incontro dei discepoli Giovanni e Andrea con Gesù, tratto dal vangelo di San Giovanni, il Vescovo ha spiegato il senso profondo del gesto educativo parte dal desiderio di un incontro, di un annuncio che porti gioia nel cuore dell’uomo, e quindi da un’attesa innata alla quale occorre rispondere. Di fronte a questa domanda “l’educatore vero non assiste impotente all’inerzia dell’educando o alla sua intraprendenza, non resta imbrigliato dalle domande dell’educando ma va oltre, se ne prende cura, lo prende in custodia, assume su di sé il destino dell’altro, provoca la sua libertà con l’intento di far venire a galla ciò che di più autentico abita nel suo cuore”. Educare è suscitare e accompagnare la domanda che è nel cuore dell’uomo, trarre fuori il meglio di sé e guidarlo a capire, ad amare e a sperare. È questa la dimensione dell’azione formativa integrale, che non tralascia nessun aspetto della vita delle persone e che le coinvolge nella propria gioia, perché come diceva San Giovanni Bosco “l’educazione è cosa del cuore”. E si può trasmettere solo se nel cuore di colui che educa alberga Cristo stesso. “Essere educatori – ha detto Monsignor Orofino citando Benedetto XVI – significa avere una gioia nel cuore e comunicarla a tutti per rendere bella e buona la vita; significa offrire ragioni e traguardi per il cammino della vita, offrire la bellezza della persona di Gesù e far innamorare di Lui, del suo stile di vita, della sua libertà, del suo grande amore pieno di fiducia in Dio Padre. Significa soprattutto tenere alta la meta di ogni esistenza verso quel “di più” che ci viene da Dio”.
Francesco Addolorato
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Assemblea Diocesana all’inizio dell’Anno Pastorale 2019-2020

Si terrà domenica 1 settembre 2019, a partire dalle ore 17.00, presso il Cineteatro “Columbia” di Francavilla in Sinni (PZ) l’Assemblea diocesana all’inizio dell’anno pastorale 2019-2020.
In questa occasione il vescovo S.E. Mons. Vincenzo Orofino presenterà e consegnerà l’Agenda diocesana con le linee guida per il terzo anno del triennio 2017-2020 e il calendario degli appuntamenti annuali.
“…per il bene integrale delle persone: LA SFIDA EDUCATIVA” è il tema dell’Anno pastorale e Giovanni Battista che indica Gesù come “Agnello di Dio” è l’icona biblica che illuminerà il cammino.
Nell’Introduzione all’Agenda pastorale Monsignor Orofino invita a impegnarsi, coraggiosamente, sul fronte dell’educazione, richiamando il documento redatto nel 2006, dopo il Convegno di Verona, nel quale i vescovi italiani hanno detto chiaramente che «ci è chiesto un investimento educativo capace di rinnovare gli itinerari formativi, per renderli più adatti al tempo presente e significativi per la vita delle persone, con una nuova attenzione per gli adulti» e invita a dare alle “azioni pastorali una precisa e chiara finalità educativa, in quanto dimensione permanente e unificante dell’agire ecclesiale. Tutte le attività devono tendere a sostenere il cammino spirituale delle persone per condurle a una matura esperienza di vita cristiana, alimentata da una fede adulta e pensata. Tutto deve educare ad amare di più Cristo e la Chiesa, a giudicare la realtà secondo il pensiero di Cristo e della Chiesa, a guardare il mondo con lo sguardo di Cristo e della Chiesa, ad appartenere con cuore indiviso a Cristo e alla Chiesa, a stare con Cristo e nella Chiesa. La nostra azione formativa deve essere globale e integrale. Deve, cioè, riguardare tutti gli ambiti della vita ecclesiale e tutte le dimensioni della vita cristiana. Introdurre e accompagnare le persone all’incontro con Cristo deve essere l’impegno di ognuno di noi”.
Uno sguardo che coglie la vita dei fedeli tutti della Diocesi, chiamati a vivere da credenti e a essere, come necessaria conseguenza, annunciatori e testimoni perché “la missione educativa riguarda unitariamente tutta la vita del cristiano: la conoscenza sempre più profonda e personale della fede; la sua appartenenza a Cristo nella Chiesa; la sua apertura agli altri; il suo comportamento nella vita”.
A conclusione dell’Assemblea diocesana il Vescovo conferirà anche il Mandato ai Catechisti di tutte le parrocchie perché, proprio attraverso il loro servizio, le Comunità parrocchiali possano “avere una gioia nel cuore e comunicarla a tutti per rendere bella e buona la vita; offrire ragioni e traguardi per il cammino della vita, donare la bellezza della persona di Gesù e far innamorare di Lui, del suo stile di vita, della sua libertà, del suo grande amore pieno di fiducia in Dio Padre; tenere alta la meta di ogni esistenza verso quel di più che viene da Dio”.
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