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Convegno Regionale sulla Tutela dei Minori

a Potenza, Cine Teatro Don Bosco, martedì 3 Ottobre 2023 alle ore 16.30

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ in programma il primo Convegno Regionale sulla tutela dei Minori dal titolo: “Educarci al rispetto della dignità dei piccoli: Le buone prassi” che si terrà martedì 3 ottobre p.v. alle ore 16.30 presso il Cine Teatro don Bosco a Potenza. Guiderà la riflessione S.E. Mons. Lorenzo Ghizzoni, Arcivescovo di Ravenna-Cervia e Presidente del Servizio Nazionale CEI per la Tutela dei Minori.
Sono invitati a partecipare i docenti di Religione e tutti coloro che, come operatori pastorali (laici, catechisti, responsabili di gruppi e movimenti) sono presenti nelle parrocchie delle diocesi lucane. Si intende riflettere sulle buone prassi che rendono i luoghi educativi sicuri e rispettosi della dignità dei piccoli e dei fragili.

Per partecipare occorre iscriversi on line attraverso il link: https://tutelaminoribasilicata.it/

Il futuro dipende da noi?

a Senise la proiezione del docufilm LA LETTERA domenica 24 settembre 2023 - ore 19.00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“L’inferno verso cui stiamo marciando ‘con il piede sull’acceleratore’ come ammonisce il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, non è solo quello climatico, ma sono le sue drammatiche conseguenze di esarcebazione dei conflitti, di rapida marcia verso la povertà per moltissimi, di disperanza e sgretolamento economico e sociale. Una vita peggiore per tutti!” Così si apre la Carta di Ortigia approvata per acclamazione il 16 settembre 2023 a termine del XIV Convegno di Sociologia dell’Ambiente. Parole forti, che richiamano alla memoria quel “Non c’è più tempo” gridato dai premier al G20 di Roma.

Che cosa è stato fatto in questi due anni? Che cosa è cambiato? In che cosa ciascuno di noi ha contribuito nel bene o nel male?

Papa Francesco nella lettera enciclica Laudato Si’ ci incoraggia a capire che “tutto è connesso”: il modo in cui trattiamo la Terra, la nostra casa comune, riflette il modo in cui ci trattiamo reciprocamente. Prendersi cura gli uni degli altri vuol dire aver cura della casa che condividiamo. Il docufilm La lettera racconta proprio come la crisi climatica stia colpendo fortemente il nostro pianeta e tutti coloro che la abitano, ed è il risultato di diversi anni di lavoro da parte del Movimento Laudato Si’ in collaborazione con Off the Fence, una casa produttrice britannica che ha vinto l’Oscar per il suo documentario My Octopus Teacher, e il Vaticano.

Nel film quattro voci rimaste inascoltate nelle conversazioni globali sono state invitate a un dialogo senza precedenti con il Papa. Provenienti dal Senegal, dall’Amazzonia, dall’India e dalle Hawaii, portano nel dialogo la prospettiva e le soluzioni dei poveri, degli indigeni, dei giovani e della natura. Seguendo il loro viaggio a Roma e le straordinarie esperienze che lì hanno avuto luogo, ci sono offerte commoventi storie personali e informazioni aggiornate sulla crisi planetaria e sui problemi subiti dalla natura e dalle persone.

Alla luce anche di queste considerazioni, la proiezione è stata inserita nell’Agenda diocesana di quest’anno pastorale, perché “non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale” (Laudato si’, 139). Avremo l’opportunità di riflettere insieme su come i nostri valori, umani e cristiani, ci esortino a prendere coscienza e ad intervenire sulla crisi climatica e sociale, che minaccia la vita di tante persone e la salute della “sora nostra matre Terra”, e di guardare alla imminente Cop28 (Dubai, 30 novembre-12 dicembre 2023).

Sarà con noi il nostro Vescovo, che tra l’altro ha collaborato con il Movimento Laudato Si’ per la formazione degli Animatori. Potremo inoltre avvalerci di testimonianze dirette sulla missione diocesana a Panama per renderci conto di quanto il nostro rapporto con il creato e la nostra stessa visione di Chiesa siano diverse da quelle di comunità che vivono in altri contesti.

Il futuro dipende da noi? Auspichiamo  che il punto interrogativo possa trasformarsi nel punto esclamativo che sigilla un impegno assunto con piena coscienza e determinazione, perché, per dirla con le parole di Lorna Gold, presidente del Movimento Laudato Si’, “una volta che lo sai, non puoi distogliere lo sguardo”.

 

Anna Maria Bianchi

Referente Circolo LS Valsarmento

Assemblea diocesana di presentazione dell’Agenda pastorale 2023/2024

al Cinema di Francavilla in Sinni, sabato 16 Settembre 2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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“Come i discepoli di Emmaus: IN CAMMINO, da Gerusalemme… a Gerusalemme”. Si intitola così l’Introduzione dell’Agenda Diocesana che S.E. Mons. Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro, presenta domani, sabato 16 settembre 2023 alla Comunità diocesana. Si svolgerà al Cinema di Francavilla in Sinni (PZ), a partire dalle ore 17.00, l’Assemblea durante la quale il presule indicherà il percorso pastorale, i processi avviati e le sfide che attendono il Popolo di Dio della diocesi lucana dei due mari per l’anno 2023/2024. Nel terzo anno del Cammino sinodale, vissuta la fase narrativa, si apre la fase sapienziale che ha il compito di preparare il terreno alla fase profetica, ovvero quella delle scelte operative, passo decisivo verso la conversione strutturale e permanente di tutta la Chiesa alla sinodalità, perché compia meglio la sua missione evangelizzatrice: «non si tratta di cogliere – scrive Orofino – cosa deve cambiare il mondo per avvicinarsi alla Chiesa”, ma “cosa la Chiesa deve cambiare per favo¬rire l’incontro del Vangelo con il mondo”. Occorre perciò riflettere su come i discepoli di Gesù possano convertirsi per essere più “sinodali”, camminando con il Signore e con tutti i fratelli e le sorelle: appassionati all’amore reciproco (cf. Gv 13,35) e alla testimonianza di Cristo nel mondo (cf. At 1,8)».

La diocesi di Tursi-Lagonegro continua a focalizzare il discernimento comunitario – attraverso il metodo della conversazione nello spirito e dei cantieri laboratoriali – sul tema della “formazione alla fede e alla vita” perché «è decisivo curare la formazione alla vita cristiana in tutte le età della vita. Riconosciuto inefficace il modello che agisce solo nella prospettiva dei sacramenti, è necessario superare il modello “scolastico” e l’infantilizzazione della formazione cristiana. La fase narrativa consegna una richiesta pressante di ripensamento della formazione di coloro che esercitano un ministero e vivono una specifica vocazione, in particolare i presbiteri. Chi educa a nome della Chiesa deve essere aiutato a coltivare costantemente la propria umanità e la propria fede».

Pertanto ecco le grandi sfide dell’anno pastorale che si apre:
1. La formazione unitaria di tutti i cristiani “adulti”, di coloro che, a vario titolo e molteplici modalità, sono chiamati a rendere ragione della speranza che è in loro. Non laici da una parte e sacerdoti dall’altra ma insieme per portare avanti l’unica missione della Chiesa: annunciare il Vangelo del Regno in questo mondo che cambia. Si realizzerà in maniera comune il percorso ordinario di formazione permanente, per gli aspetti teologici e pastorali: sacerdoti, diaconi, religiosi e religiose, fedeli laici, mentre per la vita spirituale sarà rispettata la peculiarità di ogni stato di vita. Saranno presenti, durante l’anno pastorale, autorevoli teologi e vescovi per riflettere e dialogare con tutta la Comunità diocesana durante l’anno.
2. Si vuole puntare sulla formazione di persone qualificate che accompagnino a vivere la corresponsabilità nella vita parrocchiale (formatori, facilitatori, animatori della comunità…) che possano sostenere e accompagnare nell’annuncio, nell’evangelizzazione e nella testimonianza della carità perché la presenza ecclesiale sul territorio possa essere fedele e incisiva, partendo proprio dal sostegno ai catechisti e agli operatori pastorali.
3. Si intende attuare un cammino con i giovani che li aiuti a vedere in loro stessi e nelle figure degli educatori i veri protagonisti e promotori della pastorale e perché in famiglia, in parrocchia, nella strada, nei luoghi di svago e soprattutto nella scuola, possano essere amorevolmente custoditi in un contesto favorevole perché stimolante e propositivo.
4. La Visita pastorale del Vescovo che continua (e che si concluderà a dicembre 2024) diventa il segno della presenza del Padre che cerca, che segue e accompagna i figli, curandosi di loro e infondendo speranza. Gli incontri preparatori (con i consigli pastorali e con i consigli per gli affari economici da parte dei convisitatori) sono stati e continuano a manifestarsi segno di una Chiesa-Comunità che sa guardare nella stessa prospettiva della corresponsabilità e del desiderio della fecondità della sua vita e della testimonianza.
L’icona biblica che ispira l’impegno formativo è quella dei Discepoli di Emmaus (Lc 24,13-35), individuata dal Comitato nazionale del Cammino sinodale per favorire il “discernimento operativo” che la fase sapienziale porterà a realizzare.
L’impegno e la sfida che si rinnovano dicono la bellezza di una Chiesa viva e vitale che vuole continuare a donarsi, quale madre e maestra, a servizio di tutto l’uomo, in questo tempo, nel territorio in cui incarna il suo impegno e l’azione pastorale.


Elenco di merito DEFINITIVO – Insegnanti di Religione Cattolica 2023-2024

 

 

 

 

 

Si allega alla pagina l’Elenco diocesano di Merito (definitivo) degli aspiranti Incaricati e Supplenti annuali/temporanei per l’insegnamento della Religione cattolica per l’anno scolastico-pastorale 2023-2024.

Tursi, 17 luglio 2023

 

Luca A. Conte                                                                                           Carmela Romano


Ordinazione Sacerdotale di don Simone Arnesano

a Senise, sabato 15 aprile 2023, nella Chiesa di San Francesco, alle ore 18.00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il diacono Simone Arnesano sarà ordinato presbitero alle ore 18.00 sabato 15 aprile 2023, nella messa vigiliare della Domenica della Divina Misericordia, nella Chiesa di San Francesco di Assisi in Senise (PZ) durante la solenne Concelebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro.

Arnesano ha 27 anni: è nato il 16 ottobre 1995 ed è stato ordinato diacono il 4 luglio 2022 a Tursi (MT). Dopo la scuola media a Senise (PZ), suo paese di origine, Simone ha frequentato il liceo scientifico “Carlo Levi” di Sant’Arcangelo (PZ). Dopo un anno di università a Potenza, ha intrapreso nel 2016 il cammino di formazione al Sacerdozio presso il Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata “San Giovanni Paolo II” ove ha conseguito il titolo di baccellierato in Teologia a giugno 2022.

Negli anni del Seminario ha svolto l’attività di tirocinio pastorale nelle parrocchie di Chiaromonte, Senise e San Giorgio Lucano. Da diacono ha intrapreso il percorso di studi in psicologia dello sviluppo e dell’educazione presso la Pontificia Università Salesiana a Roma e ha offerto il suo ministero per la parrocchia di Santa Gemma Galgani in Roma.

Il neo ordinato presbitero presiederà per la prima volta l’Eucaristia domenica 16 aprile alle ore 11.00 nella Chiesa Madre di Senise (PZ).

Verso l’inclusione attiva delle persone con autismo

incontro diocesano a Senise sabato 1 aprile 2023 alle ore 10.00

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’ufficio di pastorale della salute della Diocesi di Tursi-Lagonegro, insieme al Centro Autismo di Senise, in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, propone un momento non solo celebrativo ma anche formativo, con l’intento di superare una narrativa improntata sulla compassione. “Verso l’inclusione attiva delle persone con autismo”, il tema. Si tratta di accompagnare all’apertura di cammini inclusivi anche in ambito ecclesiale. L’incontro avverrà a Senise, nei locali del Complesso monumentale “San Francesco di Assisi” nella Sala convegni del piano superiore, con inizio alle ore 10.00

Passio Christi nelle vie crucis della fraternità

Al Santuario di San Giorgio Lucano venerdì 31 marzo 2023 la Via Crucis proposta dalle Aggregazioni laicali della Diocesi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fraternità, oltre la carità

La fraternità è ancora un valore prioritario, una meta condivisa?

Troppi eventi in troppi ambiti, soprattutto ma non solo la guerra fratricida russo-ucraina che sembra non trovare soluzione di pace, lo stanno facendo dubitare.

Rimettendola al centro, la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali, con la collaborazione del Circolo Laudato si’ Valsarmento, propone Passio Christi nelle vie crucis della fraternità. È l’ormai tradizionale Via Crucis da compiere il venerdì che precede la Domenica delle Palme, quest’anno venerdì 31 marzo.

Parole della scrittura e del magistero, in massima parte tratte dalla Fratelli tutti, e  la drammatica denuncia di Guernica, opera senza tempo di Pablo Picasso, accompagnano riflessioni e preghiere sul tema.

Fermare l’attenzione degli occhi e del cuore sulle disastrose conseguenze di ogni forma di violenza e di sopraffazione, anche di quelle che stentiamo a riconoscere come tali, può aiutarci a riconoscere e riparare le ferite inferte con il nostro comportamento e stile di vita alla tunica senza cuciture della fraternità, che dovrebbe avvolgere, accomunandoli,  non solo tutti gli esseri umani, ma l’intero creato.

Per consentire a chi non potesse partecipare, ma lo desiderasse, di essere comunque in comunione, anche se distanti, il libretto sarà messo sul sito della Diocesi a disposizione di tutte le Parrocchie.

 

Anna Maria Bianchi
Presidente CDAL
Animatrice Laudato si’


Quaresima-Pasqua di Carità 2023

Alla Colletta del 26 marzo si aggiunge la proposta di destinare ai Terremotati quanto raccolto quest'anno per la Quaresima-Pasqua di Carità

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia”, un tempo di conversione all’amore di Dio per  trovare le risposte a quelle domande che continuamente la storia ci pone.

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito alle 4:17 del 6 febbraio la zona al confine tra la Turchia e le Siria, con epicentro nel distretto Pazarcık di Kahramanmaraş. Dopo il terremoto si sono verificate molteplici scosse di assestamento, nonché una nuova forte scossa anche nelle ultime 24 ore. Oltre 47mila i morti accertati, drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno bisogno di tutto, alle prese con le difficoltà del reperimento di cibo e acqua, e per le rigide condizioni climatiche.
In entrambi i Paesi gli operatori e i volontari di Caritas stanno distribuendo cibo, acqua, coperte, materassi agli sfollati accolti nei diversi centri e stanno verificando i bisogni e le condizioni di sicurezza per la pianificazione di interventi più organici. Caritas Siria è attiva con 295 operatori e volontari siriani ad Aleppo, Lattakia e Hama, all’interno dei vari centri che accolgono gli sfollati in scuole, chiese, moschee, palestre o campi spontanei. Particolarmente grave la situazione per i tanti anziani, più vulnerabili al freddo e al disagio nei centri di accoglienza, nonché al trauma di aver perso le proprie abitazioni. Un gruppo di volontari di Caritas Libano è partito da Beirut alla volta di Lattakia per affiancare Caritas Siria nell’aiuto alle popolazioni colpite. Si tratta di giovani volontari, formati grazie ad un progetto sostenuto e finanziato da Caritas Italiana. In Turchia si mantiene un contatto costante con gli operatori di Caritas Italiana presenti a Istanbul in appoggio a Caritas Turchia che opera in continuo raccordo con le autorità locali per l’organizzazione degli aiuti.
La Caritas Diocesana accoglie l’appello che il Papa ha fatto al termine dell’udienza generale dell’8 Febbraio u.s. e, immediatamente, recepito dalla Conferenza Episcopale Italiana che ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, proponendoVi di destinare le collette raccolte in questo tempo di Quaresima a favore delle popolazioni della Turchia e della Siria gravemente colpite dal terremoto.
Affidiamo, ancora una volta, al Vostro impegno e alla creatività della Carità l’animazione delle comunità parrocchiali per la realizzazione di iniziative che consentano di raccogliere quanto più possibile in favore dei fratelli Turchi e Siriani così duramente provati.
I fondi raccolti potranno essere inviati, come sempre, sul conto corrente postale della Diocesi specificando nella causale “CARITAS-DIOCESANA-QUARESIMA 2023”.
In allegato anche gli aggiornamenti sulla situazione in Siria e Turchia con le indicazioni di Caritas Italiana.

Buon cammino di Quaresima… dopo un sentiero che “richiede sforzo, sacrificio e concentrazione”, arriveremo alla meta, dove “il panorama che si spalanca alla fine sorprende e ripaga per la sua meraviglia”.

La Caritas Diocesana


Terremoto in Turchia e Siria: il 26 marzo colletta nazionale per le popolazioni colpite

 

 

 

 

 

 

“Il mio pensiero va, in questo momento, alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto, che ha causato migliaia di morti e di feriti. Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori, in parte già martoriati da una lunga guerra”.

Facendo proprio l’appello di Papa Francesco, al termine dell’udienza generale di mercoledì 8 febbraio, la Presidenza della CEI, a nome dei Vescovi italiani, rinnova profonda partecipazione alle sofferenze e ai problemi delle popolazioni di Turchia e Siria provate dal terremoto. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la CEI ha disposto un primo stanziamento di 500.000 euro dai fondi dell’8xmille per iniziative di carità di rilievo nazionale. Tale somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Continua a crescere, infatti, il numero delle vittime accertate, mentre sono ancora diverse migliaia le persone disperse e quelle ferite. Drammatica anche la condizione dei sopravvissuti, che hanno bisogno di tutto, stretti tra le difficoltà del reperimento di cibo e acqua e le rigide condizioni climatiche.
Consapevole della gravità della situazione, la Presidenza della CEI ha deciso di indire una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane domenica 26 marzo 2023 (V di Quaresima): sarà un segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni terremotate. Sarà anche un’occasione importante per esprimere nella preghiera unitaria la nostra vicinanza alle persone colpite. Le offerte dovranno essere integralmente inviate a Caritas Italiana entro il 30 aprile 2023.
Sin d’ora è, comunque, possibile sostenere gli interventi di Caritas Italiana per questa emergenza, utilizzando il conto corrente postale n. 347013, o donazione on line tramite il sito www.caritas.it o bonifico bancario specificando nella causale “Terremoto Turchia-Siria 2023” tramite:

  • Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT24 C050 1803 2000 0001 3331 111
  • Banca Intesa Sanpaolo, Fil. Accentrata Ter S, Roma – Iban: IT66 W030 6909 6061 0000 0012 474
  • Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
  • UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119

 

La Presidenza della CEI

(da www.chiesacattolica.it)