Una Chiesa viva, in cui i Giovani occupano un posto importante

 

Monsignor Agostino Superbo, a nome dei Vescovi lucani, ha indirizzato al Santo Padre Francesco un telegramma, col quale porge, assieme al rispetto filiale e all’obbedienza, la “vicinanza spirituale e pastorale, per l’annuncio della vita buona del Vangelo ai giovani, ai più deboli e indifesi”.

I sei presuli lucani si sono incontrati sabato 23 marzo scorso, in occasione del raduno regionale dei Giovani, svoltosi a Policoro. Festa, preghiera per i missionari martiri, lungo la marcia con la croce, e l’incoraggiamento a lasciarsi segnare la vita dall’accoglienza di Cristo e della sua grazia che bussano al cuore dei giovani.
 
Sicuramente più di millecinquecento i giovani lucani, giunti nella cittadina jonica per vivere questo momento di fede, voluto da tutte le diocesi della Basilicata come manifestazione di gioia, in preparazione alla GMG che si terrà a Rio de Janeiro (23-28 luglio) e all’evento regionale a Maratea che si terrà in contemporanea con l’evento del Brasile il 27-28 luglio. La Giornata di sabato 23 rimarrà scolpita nel cuore e nella mente dei tanti che erano presenti e non solo.
 
“Una chiesa viva, nella quale i Giovani occupano un posto importante. Il richiamo costante di Papa Francesco alla speranza, fondata sulla fede in Cristo morto e risorto e sulla certezza della sua misericordia, sempre, ci incoraggia a proporre ai giovani ideali sempre più veri e impegnativi a misura della vita buona del Vangelo”. Lo ha affermato Monsignor Francesco Nolè, vescovo di Tursi-Lagonegro, diocesi che ha accolto l’evento.
 
La celebrazione della Giornata regionale ha proposto, di fatto, poi le stesse parole di Papa Francesco (gioia, croce e giovani) attorno a cui ha articolato l’omelia nella celebrazione delle Palme.
Parlando specialmente ai giovani, Papa Bergoglio ha affermato: “Ci sentiamo deboli, inadeguati, incapaci, ma Dio non cerca mezzi potenti: è con la croce che ha vinto il male”. Quindi “non dobbiamo credere al Maligno che ci dice: non puoi fare nulla contro la violenza, la corruzione, l’ingiustizia, contro i tuoi peccati… Non dobbiamo mai abituarci al male, con Cristo possiamo trasformare noi stessi e il mondo”.
L’invito del Papa è quello di “portare la vittoria della Croce di Cristo a tutti e dappertutto; portare questo amore grande di Dio”. Il Signore “chiede a tutti noi di non avere paura di uscire da noi stessi, di andare verso gli altri”, di imparare “a guardare in alto verso Dio, ma anche in basso verso gli altri, verso gli ultimi”. Inoltre, rivolto ai giovani ha ancora detto: “Non dobbiamo avere paura del sacrificio: la croce di Cristo abbracciata con amore non porta alla tristezza, ma alla gioia… Con Cristo il cuore non invecchia mai. Però tutti noi lo sappiamo e voi lo sapete bene che il Re che seguiamo e che ci accompagna è molto speciale: è un Re che ama fino alla croce e che ci insegna a servire, ad amare. E voi non avete vergogna della sua Croce, anzi la abbracciate: è nel dono di sé che si ha la vera gioia, con l’amore Dio ha vinto il male”.
 
A nome della Conferenza Episcopale di Basilicata, Monsignor Agostino Superbo, formula inoltre gli auguri al Papa di “fecondo ministero pastorale, auspicando celesti grazie e benedizioni anche nella ricorrenza della Santa Pasqua”.
 
 
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Una Giornata Mondiale della Gioventù, quella di Rio de Janeiro, che per tanti tratti si assomiglia con quella di Colonia del 2005. A invitare è stato Benedetto XVI, come allora era stato Giovanni Paolo II. Papa Benedetto, che si era presentato al mondo “umile servitore della vigna del Signore”, scelto dai Cardinali il 19 aprile 2005, successore di Giovanni Paolo II il “grande”, voluto patrono delle GMG, raccolse l’eredità e sorprese il mondo con la sua semplicità e comunicatività, proseguendo il percorso già segnato per la vita della Chiesa. Una Chiesa giovane, più volte detta così da Papa Wojtyla. 

Una “Chiesa viva”, ha ricordato Benedetto XVI, commosso, all’udienza generale del 27 febbraio 2013, l’ultima del suo Pontificato. Consapevole che negli otto anni in cui ha avuto tra le mani il timone, ci siano stati “giorni felici, ma anche momenti non facili, nei quali mi sono sentito come San Pietro in barca con i pescatori. Il Signore sembrava dormire, ma ho sempre saputo che in quella barca c’era. La barca della Chiesa non è mia, non è nostra, ma è sua, e il Signore non la lascia affondare”, papa Benedetto è certo, lo ha ricordato ancora anche negli ultimi giorni del suo Pontificato, che la Chiesa è di Dio e non degli uomini. 

Sarà Lui a scegliere chi gli succederà e, quindi, chi andrà in Suo nome anche a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 23 al 28 luglio prossimo.

Invitando i giovani alla GMG Papa Ratzinger ha voluto scrivere loro sul tema dell’incontro: «Andate e fate discepoli tutti i popoli!» (cfr Mt 28,19). Il messaggio coglie in queste parole di Gesù “la grande esortazione missionaria che Cristo ha lasciato alla Chiesa intera e che rimane attuale ancora oggi, dopo duemila anni”. È nell’Anno della fede che si inserisce il percorso di preparazione alla GMG e la celebrazione della stessa; all’indomani del Sinodo dei Vescovi, dedicato a «La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana». Il Pontefice emerito, nello stesso Messaggio, ha invitato i giovani cristiani di tutto il mondo ad essere “coinvolti in questo slancio missionario di tutta la Chiesa: far conoscere Cristo è il dono più prezioso che potete fare agli altri”.

Un invito che Papa Francesco ora è dunque chiamato a personalizzare, con l’impronta della gioiosa umiltà e la significativa semplicità che lo contraddistigue. Camminare, edificare, professare, i verbi usati per attualizzare la Parola di Dio nel contesto della Celebrazione per la Chiesa il 14 marzo scorso, si prestano benissimo quali pilastri su cui continuare a lavorare con i Giovani, nel solco della tradizione pontificia, aperti alla novità dello Spirito Santo che continua a soffiare.

La Pastorale Giovanile della Basilicata raccoglie tutto questo e vuole porgerlo con forza ai giovani della Regione. 

Sabato 23 marzo 2013, nel pomeriggio, ha programmato un Raduno regionale di Giovani cristiani a Policoro (MT) perché vivano un momento forte in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, che si celebra in tutto il mondo nella Domenica delle Palme. All’accoglienza in Piazza Segni (ore 16.00) seguirà una “marcia con la croce” (Via Crucis) e la Catechesi, con uno spazio di tempo da dedicare al dialogo. A seguire alle 19.30 è previsto il concerto della rock band cristiana “Fuoco vivo”

Un momento davvero importante per le Chiese di Basilicata che prepareranno poi la “missione dei giovani” (luglio prossimo in un luogo ancora da definire) e l’evento regionale di Maratea, programmato per il 27-28 luglio. Lì ci si raccoglierà ai piedi del Cristo Redentore, statua molto simile a quella maestosa di Rio in Brasile, in comunione con quanti saranno in America Latina, per seguire e accogliere la parola del prossimo Papa, riconoscendo in Lui il vicario di Cristo, colui che in suo nome, sarà in grado di abbracciare con il cuore tutta la Gioventù, presente e futuro della Chiesa. 

 

 

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