Secondo Seminario sulla “fede” della Consulta dei laici

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Fare carovana per attraversare il deserto
A conclusione del primo seminario dell’itinerario formativo organizzato dalla CDAL per l’Anno della fede, la relatrice (prof.ssa Giuseppina De Simone), accogliendo una nostra richiesta, aveva proposto quattro piste di riflessione. Associazioni e Movimenti le hanno utilizzate per approfondimenti al loro interno, prendendo in considerazione tutte o solo alcune delle suggestioni proposte. Una commissione nominata dalla Consulta stessa ha provveduto a sintetizzare gli esiti. Il lavoro ha richiesto confronti, aggiustamenti, riformulazioni… alla fine nessuna aggregazione ha ritrovato l’intero della sua proposta iniziale, ma tutte si riconoscono nel documento di sintesi perché ciascuna vi trova qualcosa di proprio, una parte che sente concordemente accolta e stimata. Ognuna delle quattro schede di sintesi, rispondenti alle quattro piste di riflessione, si chiude con “la domanda essenziale”: un interrogativo, un problema aperto, una sottolineatura che sembrava poter raccogliere il cuore della riflessione. Insieme, possono consentire di tessere il filo rosso fra i due seminari.
Ogni aggregazione ha dato il suo contributo restando fedele fino in fondo al proprio carisma. Questo ha reso possibile con-correre nel senso etimologico di correre insieme verso la meta comune. Se volete, è la trasposizione a livello di comunità dell’autenticità personale, che è molto più della coerenza.
L’esperienza condivisa ha ulteriormente rafforzato il valore della comunità, base della comunione. È l’antidoto alla deriva individualistica, che sembra la cifra del momento attuale nelle sue varie espressioni e che contribuisce a costruire i deserti nei quali camminiamo insieme: deserto di responsabilità genitoriale, deserto di corresponsabilità educativa, deserto sociale, deserto di solidarietà, … Possiamo attraversarli solo facendo carovana. La carovana è futuro, è andare “verso” non solo come luogo geografico, ma come realtà esistenziale fatta di incontri, comunicazione reciproca di progetti, ascolto, abbandono di false certezze, apertura al nuovo. Fare carovana è tradurre il valore della comunità nel lavorare non per gli altri, ma con gli altri. “Con” è più faticoso, ma più promettente, perché consente di assumere uno sguardo “oltre”, pensando non alla sommatoria, ma all’interazione dei carismi. Il valore aggiunto è il perché, un perché causale e finalistico, che riposa nella fede e nell’unica missione affidata al popolo di Dio di annunciare la buona novella con le parole e con lo stile di vita.
La riflessione fin qui condotta ha messo in luce che per corrispondervi sono necessarie:
– una robusta idea di Chiesa, ossia una rappresentazione ecclesiale adeguata, secondo la grande lezione conciliare della Lumen Gentium: “una forma di chiesa che si dia in una rete di relazioni comunicative, senza la quale la koinonia predicata rimane orizzonte regolativo vuoto” (S. Noceti);
– una forte e corretta idea di “presenza” della comunità ecclesiale, attraverso i fedeli laici, nelle diverse realtà secolari. E’ possibile avendo tutti chiaro il senso di comunità: communitas, cum-munus, un dono, ma anche un ufficio o compito per il bene comune.
Insomma, laici che ci sono e si sente. Ma oggi è davvero così o i laici stanno sperimentando, come asserisce Paola Bignardi, la “scarsa rilevanza ecclesiale” della loro testimonianza e rischiano di essere invisibili perché mancano luoghi concreti di discernimento comune “per l’approfondimento delle ragioni di quello che accade, il confronto con il Vangelo per valutare quello che accade”, scegliere e decidere in merito?
Con il secondo seminario intendiamo approfondire proprio l’ecclesiologia del Vaticano II.
L’appuntamento è ancora più significativo dopo l’elezione di Papa Francesco, che con i suoi primi gesti e parole ha richiamato una forma di Chiesa sinodale ed ecumenica, riportando all’essenzialità del Popolo di Dio in comunione con i suoi pastori e ricordando che la vita di comunione è radicata in una conversione consistente nel cambiare il cuore, prima ancora della mente.
 
PROGRAMMA (sabato 6 aprile 2013)
 ore 15.30 Accoglienza
ore 16.00 Preghiera Comunitaria
Introduzione ai lavori
– mons. Salvatore De Pizzo, vicario per il laicato
– prof.ssa Anna Maria Bianchi, presidente CDAL
relazione della Prof.ssa Serena Noceti (Vice Presidente Associazione Teologica Italiana)
Popolo di Dio in cammino nei deserti del mondo contemporaneo
ore 17.30 Intervallo
ore 17.45 Dialogo con la Relatrice
ore 18.45 Conclusioni di S. E. Rev.ma Mons. Francesco Nolè, Vescovo
Preghiera
 
a cura della
Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali