Consegnata la lampada, segno comune dell’impegno di vita cristiana

Nella straordinaria cornice della Cattedrale strapiena che ha accolto i catechisti della Diocesi perché ricevessero il mandato da parte del Vescovo, è stato solennemente aperto, a livello diocesano, sabato 13 ottobre l’Anno della Fede.
«Un anno di grazia per riscoprire i contenuti della fede “professata, celebrata, vissuta e pregata” e per accogliere con rinnovato entusiasmo Cristo Risorto luce del mondo, lampada per i nostri passi». È lo slogan attorno a cui la Commissione diocesana, incaricata di curare l’animazione dell’Anno, ha voluto racchiudere, in maniera sintetica, il pensiero del Santo Padre Benedetto XVI e di Mons. Nolè, perché possa essere un anno di impegno proficuo.
Tre lampade sono state realizzate da padre Tarcisio Manta ofm per la Diocesi. Una di questa arderà nella Cattedrale di Tursi, una seconda rimarrà accesa per tutto l’anno nella Concattedrale, l’altra rimarrà nell’Episcopio. Due lampade ancora percorreranno, con sosta settimanale, tutte le parrocchie della Diocesi.
Nelle prime settimane l’animazione è stata già proposta nella Parroccchia Cattedrale di Tursi e nella “Buon Pastore” di Policoro, sul versante jonico; nella Parrocchia Concattedrale e a “San Giuseppe” di Lagonegro, nella zona Mercure-Tirrenica.
Pronto il calendario già per tutte le Parrocchie della Chiesa locale, per ogni Comunità “accogliere la lampada” permetterà di meditare la Via lucis e la “centralità della domenica nella vita cristiana”; sarà anche l’occasione di concentrare incontri di catechesi per le coppie che si preparano al matrimonio e per quanti lo hanno celebrato da poco; per le famiglie che chiedono la celebrazione del Battesimo per i figli e per quanti si preparano alla Cresima; per i ragazzi del catechismo e le loro famiglie; per gli operatori pastorali, le associazioni e i movimenti presenti in parrocchia; per una giornata di adorazione; per un momento penitenziale e di confessioni… tutto il resto è lasciato alla creatività di ciascuna Comunità.
Grande incoraggiamento, quello del Vescovo Nolè, ai sacerdoti, ai religiosi e ai catechisti, chiamati ad essere i primi testimoni della bellezza della Fede, dono di Dio e frutto dell’impegno da cui nessun cristiano può esimersi: “Siamo chiamati oggi ad alimentare la fede e renderla viva e feconda con la virtù della carità che la rende operosa”, ha affermato nella sua Omelia.
“Il Credo – ha ribadito ancora S. E. Mons. Francesco Nolè – è la preghiera da riscoprire e da valorizzare attraverso incontri da programmare, da parte dei parroci e delle realtà ecclesiali, sul Catechismo della Chiesa cattolica e sui documenti del Concilio Vaticano II“.
La gioia di Tursi-Lagonegro è accresciuta dal dono delle vocazioni per cui benedire il Signore: sette le ordinazioni sacerdotali che saranno celebrate nei prossimi mesi (la prossima è quella del diacono Paolo Torino, il 22 dicembre alle ore 17.00 a Maratea), segno di benevolenza di Dio e della genuinità con cui la nostra gente è ancora disposta ad accogliere e vivere la grande virtù teologale che rende figli di Dio e membri della Chiesa.
La Celebrazione si è conclusa con la consegna, a ciascun catechista, del libro dei Vangeli e a tutte le parrocchie un Calendario “per vivere l’Anno della Fede con san Francesco”.