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Mettiamoci in gioco

METTIAMOCI IN GIOCO è l’Appello rivolto agli elettori e ai candidati in vista delle votazioni politiche del 4 marzo dalla Consulta delle Aggregazioni Laicali della Diocesi di Tursi-Lagonegro, espressione del laicato associato che intende ispirare la propria azione ai principi della Costituzione e del Vangelo.
La Consulta guarda con preoccupazione al clima in cui arriviamo alle votazioni politiche per l’elezione dei parlamentari.
Un clima dominato fra i cittadini, soprattutto fra i giovani, da disaffezione crescente alla cosa pubblica e da dilagante tentazione di astenersi. Sarebbe molto pericoloso per la democrazia, perché verrebbe messa in discussione la sovranità del popolo, sancita dalla Costituzione, da parte dello stesso popolo. Quale futuro si prospetterebbe?
Un clima dominato nella campagna elettorale da toni sempre più alti e aggressivi per veicolare promesse di discutibile fattibilità, soprattutto sul piano della necessaria copertura finanziaria.
Senza programmi chiari e realistici fra i quali poter scegliere, quale speranza che dalle urne esca un responso che garantisca stabilità e governabilità? Quale futuro si prospetterebbe?
La Consulta dei Laici, pertanto, avverte il dovere di rivolgersi
– ai cittadini elettori, per richiamare il diritto-dovere di partecipare al voto, che tanto è costato e che non deve in modo alcuno essere svilito o calpestato, e il diritto-dovere di vigilare poi sull’operato degli eletti, richiamandoli a coerenza con programmi e promesse;
– ai candidati per richiamare il diritto-dovere di creare le condizioni affinché i cittadini tutti possano appassionarsi nuovamente alla politica e il diritto-dovere di formulare programmi chiari, credibili e fattibili, sui quali sia possibile agli elettori esercitare discernimento.
Lo fa attraverso un manifesto-appello in quattro punti che tracciano un itinerario ragionato:
perché andare a votare, come maturare un voto consapevole, quale profilo ha la politica che vogliamo rivolta al bene comune, perché il dopo voto conta ancora più del voto.
A chiunque abbia a cuore il futuro di regione e dell’intero Paese lancia la proposta di costituire insieme un contesto permanente per aiutarci reciprocamente a maturare scelte responsabili e ad esercitare opportuna vigilanza.
Per ulteriori informazioni si può contattare:
Anna Maria Bianchi, presidente CDAL, tel. 348 2100683, cdaltursi@gmail.com
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Inaugurazione del Complesso “oratoriale” al Buon Pastore in Policoro (MT)

Domenica 18 febbraio 2018 la comunità di Policoro e l’intera Diocesi vivranno un momento di particolare importanza nella propria vita pastorale: l’inaugurazione dell’intero complesso “oratoriale” adiacente la Chiesa del Buon Pastore. Alle ore 19.00 è prevista la Santa Messa presieduta da S. E. Mons. Vincenzo Orofino e a seguire la benedizione dei locali.
Il Complesso parrocchiale è dotato di aule, di un piccolo teatro che, all’occorrenza, potrà trasformarsi in sala convegni, di due campi di calcio e numerose attrezzature sportive, di una capiente Sala Ristoro e sarà luogo deputato non soltanto alla Catechesi, alla formazione e allo svago; essenzialmente, sarà il luogo della Carità: Mensa Caritas, Centro di ascolto e incontro solidale. Tutto nella ricerca di una dimensione sociale e di uno stile di vita aperto a Dio e in dialogo con i fratelli.
In che modo può incidere un avvenimento simile nel quotidiano della città di Policoro?
Don Giuseppe Gazzaneo, parroco del Buon Pastore di Policoro e Vicario episcopale per la Carità, paragona il complesso parrocchiale all’oratorio dove poter svolgere “l’azione educativa della Chiesa a favore di ragazzi e giovani”, e al contempo può essere definito “laboratorio della fede e della vita delle nuove generazioni”, o “luogo cristiano specifico dei ragazzi e giovani”, “luogo di formazione e di gioco”, “luogo di incontri e di sport”, “luogo di fede e di gioia”, “luogo quotidiano della vita delle nostre comunità che accompagnano e vivono con le generazioni più giovani”.
Tutto questo e ancora di più. È il luogo semplice e comune che può rendere unico un incontro, una relazione, un’esperienza. È la certezza che, dove la Parola di Dio incontra un cuore aperto e una fede che si impegna, lì è capace di generare una vita bella, piena, felice, ricolma di amore, come Dio la vuole. Diventa una scommessa sulle persone, perché chiunque può accogliere i doni di Gesù e della sua Parola se “si prepara il terreno” e si creano le condizioni per un incontro entusiasmante che segna la vita e invita alla conversione.
È l’impegno ad abitare la vita di tutti i giorni al massimo, scegliendo di essere testimoni del Vangelo, discepoli di Gesù in mezzo alla gente, anzi ancora di più “apostoli” del Signore in mezzo agli altri, al mondo e alle sue mode, con uno stile irripetibile e dirompente; è la volontà di stare nel mondo trasformandolo da dentro, sostenendolo con il nostro essere, con la nostra unicità e differenza, senza creare distanze o esclusioni, ma promuovendo sempre nuove occasioni di accoglienza, integrazione, fiducia.
In poche parole, sarà il luogo deputato alla realizzazione di un nuovo modo di essere in missione “da cristiani”, avendo il coraggio di uscire dal “proprio guscio”, aumentando il più possibile le opportunità di bene nella formazione, nel tempo libero, e nello sport.
Come suggerisce il nostro Vescovo, Mons. Orofino, nella lettera pastorale triennale dal titolo “Al fine di edificare il Corpo di Cristo”: “Le Parrocchie dei nostri paesi restano il naturale luogo dell’educazione alla fede, ma anche lo spazio più significativo dell’incontro e del confronto, dove è possibile dialogare e aggregare, progettare e impegnarsi, parlare alle persone nei momenti più rilevanti della loro esistenza ed accompagnarle nell’esperienza quotidiana” (n. 12). Proprio per questo, prosegue affermando che “il compito principale è quello dell’Evangelizzazione attraverso la testimonianza dell’amore in mezzo agli uomini, nella concretezza delle vicende della vita” (n. 32).
Si tratta di “essere Chiesa in maniera operosa e creativa” e per noi cristiani questo richiede impegno assoluto e disinteressato. Perché essere Chiesa nella contemplazione e nella preghiera non significa mancanza di azione o rinuncia alla vita attiva, ma capacità di narrazione dei giorni, della propria quotidianità, della distanza e gerarchia delle cose: il vissuto di chi prega diventa il luogo di incontro con Dio in Cristo in una prospettiva di presenza storica, di incarnazione.
La vita contemplativa non può essere interpretata come una “fuga dal mondo” che può diventare indifferenza, disimpegno e mancato esercizio della responsabilità. Verrebbe negata la decisione divina dell’incarnazione. Solo nell’amore incondizionato per il prossimo, solo nell’amore per gli altri, nelle diverse figure che esso può assumere, si può ricevere, trovare e testimoniare la grazia liberante di Dio. E dove esiste questo Amore è all’opera lo Spirito di Gesù: ero affamato, assetato, nudo, straniero, ammalato, prigioniero … e voi mi avete o non mi avete riconosciuto e accolto. Qui è la differenza radicale. Quella che decide il rapporto con Dio. «Il Signore libera i prigionieri, il Signore dona la vista ai ciechi, il Signore rialza chi è caduto, il Signore ama i giusti, il Signore protegge i forestieri, egli sostiene l’orfano e la vedova, ma sconvolge le vie dei malvagi».
Ancora di più: il complesso parrocchiale di prossima inaugurazione a Policoro, si indirizza nella logica di Papa Francesco, quando nella Evangelii Gaudium chiede una nuova e globale spinta missionaria alla Chiesa cattolica; “una Chiesa in uscita”, nella quale e attraverso la quale il corpus dottrinale deve riprendere vita nello stile pastorale. Rideterminare la dottrina all’interno del processo kerigmatico dell’evangelizzazione, rappresenta una riaffermazione radicale dell’identità cristiana. Non una sua negazione. È una “conditio sine qua non” che porta verso la restituzione della dignità umana nei contesti, nei luoghi, nelle situazioni in cui viene negata. Questa uscita da sé di Dio manifesta la sua natura amante e misericordiosa.
Analogamente, la Chiesa, coinvolgendo in questo processo di conversione tutto il Popolo di Dio come soggetto comunitario, può essere nuovamente «il luogo della misericordia gratuita, dove tutti possono sentirsi accolti, amati, perdonati, incoraggiati a vivere secondo la vita buona del Vangelo».
In un’epoca difficile come quella contemporanea, l’Amore per il prossimo non può limitarsi ai rapporti tra i singoli individui. È necessario che l’Amore torni a realizzarsi nella responsabilità pubblica di ciascuno, nei diversi settori sociali, politici e istituzionali. Il miracolo dell’amore disinteressato, che appare così assurdo alla mentalità di molti, possa riprodursi nella nostra Comunità, nella nostra storia di vita. Il compito sociale e politico va riconosciuto e riproposto anche sul piano educativo sia al singolo cristiano, sia a quanti guardano alla propria presenza in parrocchia quale lo specchio della ricerca di Dio, ciascuno secondo le diverse situazioni e competenze.
Alla Chiesa come tale va chiesto di rendere credibile il suo amore per gli uomini e le donne di oggi attraverso l’annuncio del Vangelo. La Chiesa non è una società umanitaria. Se così fosse tradirebbe la propria natura e missione. Essa nasce dal costato aperto di Cristo, ed è chiamata a testimoniare la dignità divina di questo Amore che Dio ha per l’uomo. Per questo, per amore, la Chiesa e i cristiani non possono non interagire criticamente nei confronti di ogni realtà. Oggi Papa Francesco dice di preferire una Chiesa ”ferita e sporca” per essere uscita per strada, piuttosto che una Chiesa chiusa in se stessa. È un appello a riprendere le strade del mondo.
In questo contesto, in un’ottica così definita, il complesso oratoriale di Policoro diventa, per la Comunità e per tutta la Diocesi di Tursi-Lagonegro, la grande sfida dell’immediato futuro. Sapere quali stili, azioni, testimonianze potranno essere lasciate alle nuove generazioni. Successivamente, dopo avere cercato di creare comunità più accoglienti, più fedeli e più autentiche, bisogna correre il rischio della libertà, consapevoli che Dio risuona sempre e continuamente nelle coscienze di ognuno.
Mons. Vincenzo Orofino ci esorta nella lettera pastorale: “Questa chiesa dobbiamo edificare e rendere presente nel territorio in cui abitiamo. Siamo chiamati a farlo dentro la ricchezza e la fecondità della storia, della vita e della comunione di tutta la Chiesa universale”. E ancora “i nostri sguardi, i nostri cuori e le nostre azioni devono essere più ecclesiali, più cattolici, cioè più diocesani. Solo allora riusciremo a stare bene nelle parrocchie e a servire la fede dei fratelli e delle sorelle che il Signore ci mette accanto” (n. 23).
Migliore definizione possibile di quanto sta per accadere in Policoro credo sia impossibile da trovare!
 

Catechesi quaresimali del Vescovo

Si terranno a Tursi di lunedì e a Lagonegro di giovedì le Catechesi quaresimali del nostro Vescovo Vincenzo che ha programmato di dialogare con i fedeli sulla sua lettera pastorale per una conversione pastorale e missionaria 2017-2020 “Al fine di edificare il Corpo di Cristo (Ef 4,12)”.
A TURSI gli incontri si terranno nella Sala Conferenze della Cattedrale, alle ore 20.00, nei giorni: 19 febbraio, 5 marzo e 19 marzo 2018; a LAGONEGRO nel Salone della Parrocchia San Giuseppe, alle ore 18.30,
22 febbraio, 8 marzo e 22 marzo 2018.
 

A Policoro Campo Interregionale per Studenti

Per la prima volta la diocesi di Tursi-Lagonegro ospiterà il CIPS (Campo Interregionali Per Studenti), organizzato dal Movimento Studenti di Azione Cattolica, che si terrà dal 9 all’11 Marzo a Policoro, presso il Centro giovanile “Padre Minozzi”. Saranno tre giorni intensi per scoprire come si può essere, da studenti, protagonisti del nostro tempo, per confrontarsi su temi caldi dell’istruzione (alternanza scuola-lavoro, organi collegiali, inclusione e valutazione), mettendo a disposizione della comunità i sogni e le speranze dei cristiani. 
I CIPS sono rivolti a studenti dai 15 ai 20 anni. Le iscrizioni terminano il 10 febbraio.
Rivolgersi in parrocchia o ad Antonella Agata (tel. 333 8711400) e Saverio Lanzillo (tel. 331 9536873).
 
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Giornata di formazione per i cori parrocchiali

Programmata alla vigilia della festa del sacerdote di Lauria, la giornata di formazione per i cori parrocchiali si inserisce nel calendario delle Celebrazioni dello speciale Anno dedicato al beato Domenico Lentini nel ventennale della beatificazione. 
 
PROGRAMMA
Ore 09,30 Chiesa di San Nicola di Bari: accoglienza e momento di preghiera.
Ore 10,00 Inizio dei lavori
– “Musica e chiesa: fedeltà alla storia e alla missione”, relazione di Mons. Vincenzo De Gregorio, preside del Pontificio Istituto di Musica Sacra e consulente della CEI della Musica Sacra.
 
Coffee break
 
– “Cantare la fede”, relazione di Mons. Marco Frisina, direttore del coro della diocesi di Roma e rettore della Basilica Santa Cecilia in Trastevere.
 
Moderatore: Egidio Giordano.
Conclusioni di S.E. Mons. Vincenzo Orofino, vescovo di Tursi Lagonegro.
 
Ore 13,30: Pranzo presso l’Oratorio.
Ore 15,30: Visita guidata ai luoghi Lentiniani.
Ore 17,00: Prove di canto nella Chiesa di San Nicola.
Ore 18,00: Celebrazione della Santa Messa animata dai Cori e presieduta da S.E. Mons. Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro.
Ore 21,00: Concerto del Coro diocesano di Roma diretto da Mons. Frisina.
Ore 23,00: Santa messa del transito e fiaccolata alla casa del Lentini.
 
N.B:
– Le iscrizioni del coro devono pervenire entro il 15 febbraio all’indirizzo e-mail: iacovino@virgilio.it per poter ricevere le partiture dei canti.
– Nell’iscrizione deve essere specificato anche il numero dei partecipanti del coro.
– Ad ogni gruppo sarà rilasciato un attestato di partecipazione e su richiesta ai singoli per motivi scolastici o professionali.
– Il costo del pranzo è di € 10,00 a persona.
– L’iscrizione per il coro è di € 20,00.
– Per ulteriori chiarimenti rivolgersi a direttore del coro San Nicola di Bari di Lauria Pasquale Molfese (tel. 345 6020298) o al responsabile dell’Ufficio Liturgico della parrocchia Egidio Giordano (tel. 335 6489105).

Quaresima-Pasqua di Carità

La Caritas diocesana, come per l’Avvento-Natale 2017, propone ancora un gesto di attenzione da parte della Comunità ecclesiale di Tursi-Lagonegro a favore dell’Oasi di Spiritualità “Santa Maria degli Angeli” in Lagonegro, destinandole la Colletta promossa per la Quaresima e la Pasqua 2018.
Caritas Diocesana invita a versare i donativi su conto corrente postale n. 1019117413 intestato a “DIOCESI DI TURSI-LAGONEGRO” specificando la causale “QUARESIMA-PASQUA 2018”.

Settimana ecumenica per l’Unità dei Cristiani

Si svolge anche quest’anno la Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani, muovendo dalla citazione di Esodo 15,6 “Potente è la tua mano, Signore”. 
L’Ufficio per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Tursi-Lagonegro propone alcuni momenti di formazione e di celebrazione: 
 
SABATO 20 GENNAIO – ore 21.30
CHIESA MADRE – POLICORO
ADORAZIONE NOTTURNA CITTADINA
Il mondo cattolico chiede al Signore il dono dell’Unità fra le Chiese
 
DOMENICA 21 GENNAIO – ore 18.00 
SANTUARIO DI ANGLONA
SANTA MESSA 
presieduta da S.E. Mons. Vincenzo Orofino
Vescovo di Tursi-Lagonegro
 
LUNEDÌ 22 GENNAIO – ore 19.30 
Centro Giovanile “PADRE MINOZZI” – POLICORO 
ICONOGRAFIA ED ECUMENISMO
Può l’arte essere di aiuto all’Unità dei Cristiani?
Conferenza tenuta da don Giovanni Messuti
Direttore dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo
 
MARTEDÌ 23 GENNAIO 
Centro Giovanile “PADRE MINOZZI” – POLICORO
CONOSCIAMO L’ORTODOSSIA con P. Adrian Roman
Giornata di spiritualità ortodossa
ore 17.00 – 19.00 Celebrazione per i Fratelli Ortodossi
ore 19.00 – 20.00 VESPRO BIZANTINO aperto a tutti
 
MERCOLEDÌ 24 GENNAIO 
IN TUTTE LE PARROCCHIE DELLA DIOCESI E COMUNITÀ CRISTIANE 
PREGHIERA ECUMENICA
secondo le indicazioni del Sussidio
 
GIOVEDÌ 25 GENNAIO – ore 20.00 
Centro Giovanile “PADRE MINOZZI” – POLICORO 
INCONTRO DI PREGHIERA ECUMENICA
Tutte le chiese insieme 
implorano da Dio la Riconciliazione
Parteciperanno le diverse chiese del territorio
 
 
Per tutta la Settimana per l’Unità dei Cristiani sarà allestita 
una MOSTRA DI ICONE BIZANTINE 
al Centro Giovanile “PADRE MINOZZI” in POLICORO
 
 
per informazioni: 
don Giovanni Messuti, tel. 389 1661324 – giovannimessuti@me.com
Santuario di Anglona: tel. 0835 810002 – Centro Giovanile “Padre Minozzi”: tel. 0835 972557 
 

Secondo appuntamento di Dottrina sociale della Chiesa

Interverrà l’onorevole Maurizio Lupi al secondo incontro di Dottrina sociale della Chiesa, programmato all’interno del percorso di Scuola di Cristianesimo dell’Anno pastorale 2017-2018.
L’incontro è previsto sabato 27 gennaio 2018, a partire dalle ore 17.00, presso la Sala ricevimenti “Piccolo Paradiso” in Agromonte di Latronico, lungo la Strada Statale Sinnica (km 17+500).
Occasione per parlare della sussidiarietà che, per la Dottrina sociale della Chiesa, è quel principio secondo il quale le società superiori o più grandi non devono usurpare le prerogative delle società inferiori o più piccole o ingerirsi nella loro vita (Catechismo della Chiesa Cattolica n. 2209).
Gli altri eventi in programma presso il CINEMA di FRANCAVILLA IN SINNI si terranno sabato 21 aprile 2018, con l’intervento dell’onorevole Enrico Letta, e sabato 28 aprile 2018 con la presenza del cardinale Francesco Montenegro.

Esercizi Spirituali per Fedeli laici

Al via le iscrizioni per il corso di esercizi spirituali per fedeli laici, organizzati dalla Diocesi, che per il secondo anno consecutivo si terranno in Quaresima.
Quest’anno si svolgeranno a Subiaco e a Montecassino, dal 14 al 18 marzo 2018.
Il costo complessivo (compreso il viaggio in pullman è di € 240,00). Occorre iscriversi nella propria parrocchia entro e non oltre domenica 4 febbraio 2018 (fino a esaurimento posti) versando l’acconto di € 100,00.
Clicca qui per la lettera del Vescovo e il modulo di iscrizione

Giornata per la Vita e per la Pace

Si celebrerà a Francavilla in Sinni, presso il Cineteatro Columbia, la Giornata per la Vita e per la Pace, domenica 4 febbraio 2018, con inizio alle ore 16.30.
L’Ufficio Diocesano di Pastorale Familiare propone come modello la figura di Chiara Corbella Petrillo, donna dei nostri giorni, giovane mamma morta nel 2012, che ha vissuto la sua maternità e la sua malattia con uno straordinario afflato cristiano. E’ prevista la testimonianza di Maide e Alessandro Bozzetti, amici di Chiara.
Sarà presente Mons. Vincenzo Orofino, Vescovo di Tursi-Lagonegro che porgerà le conclusioni.
“L’amore dà sempre vita”, si apre con queste parole di papa Francesco il Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 40ª Giornata Nazionale per la Vita.
La Giornata è incentrata sul tema “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo” e il Messaggio dei Vescovi italiani sottolinea che “la gioia che il Vangelo della vita può testimoniare al mondo, è dono di Dio e compito affidato all’uomo”. Un dono “legato alla stessa rivelazione cristiana” e “oggetto di richiesta nella preghiera dei discepoli”.
I Vescovi richiamano l’ammonimento del Santo Padre sui “segni di una cultura chiusa all’incontro” che “gridano nella ricerca esasperata di interessi personali o di parte, nelle aggressioni contro le donne, nell’indifferenza verso i poveri e i migranti, nelle violenze contro la vita dei bambini sin dal concepimento e degli anziani segnati da un’estrema fragilità”. Il Papa ricorda che “solo una comunità dal respiro evangelico è capace di trasformare la realtà e guarire dal dramma dell’aborto e dell’eutanasia”, una comunità che “sa farsi ‘samaritana’ chinandosi sulla storia umana lacerata, ferita, scoraggiata”, una comunità che cerca il sentiero della vita.
Allora, si legge nel Messaggio “punto iniziale per testimoniare il Vangelo della vita e della gioia è vivere con cuore grato la fatica dell’esistenza umana, senza ingenuità né illusorie autoreferenzialità”.
Così, concludono i Vescovi, “la Chiesa intera e in essa le famiglie cristiane, che hanno appreso il lessico nuovo della relazione evangelica e fatto proprie le parole dell’accoglienza della vita, della gratuità e della generosità, del perdono reciproco e della misericordia, guardano alla gioia degli uomini perché il loro compito è annunciare la buona notizia, il Vangelo”.