27ma Giornata Mondiale della Gioventù

Quando la Vita diventa Amore
La Giornata diocesana dei Giovani
Maria Francesca Santagata
 
Il 31 marzo 2012, vigilia della Domenica delle Palme, come ogni anno, in tutte le diocesi del mondo si è celebrata la 27a Giornata mondiale della Gioventù.
Quella della diocesi Tursi-Lagonegro si è svolta presso la Basilica Minore di Anglona (Tursi).
Eravamo circa 200, tra ragazzi e ragazze. Tanti. Vale la pena chiedersi: perché in tanti abbiamo partecipato? Cosa ci ha spinti ad essere lì? Sicuramente “Qualcosa di più grande”.
In un mondo pieno di ambizioni, che ci propone attraverso i media, continuamente, modelli e stili di vita stereotipati e apparenti, in realtà ognuno di noi nel proprio cuore si chiede: a cosa stiamo puntando? A cosa stiamo andando incontro con le nostre scelte?
Il nostro cuore è inquieto, ha bisogno di certezze, sicurezze e ricchezza d’amore. E’ lui che ci spinge a non accontentarci dei piccoli e futili compromessi quotidiani, ma al contrario, ci spinge con forza a riporre la nostra fiducia nelle “Giuste Mani”.
Amare ed essere amati è l’aspirazione più profonda del nostro cuore ed è stato questo il tema della Giornata Diocesana dei Giovani: Quando la vita diventa Amore.
La prima parte è stata animata dalla Comunità Nuovi Orizzonti, fondata nel 1991 da una giovane ragazza: Chiara Amirante.
Chiara, dopo aver raggiunto l’Amore vero, scoprendo che “Gesù è l’Amore venuto ad abitare in mezzo a noi per donarci il segreto della gioia, per rivelarci la Verità che ci rende liberi”, ha deciso di comunicare questa sua gioia a tutti, in un modo particolarmente originale.
 Allora ventenne, Chiara girava per le strade di Roma, di sera, sola, avvicinandosi a chi si sentiva “abbandonato dalla vita”, chi era finito nelle vie di “morte”: droga, depressione, alcolismo, sesso- dipendenza, solitudine… Oggi lei gestisce vari Centri di Accoglienza; ha “riportato alla vita” tanti giovani, i quali sono, a loro volta, chiamati a riaccendere la speranza in altre persone che si sono abbandonate alla disperazione, e a portare l’abbraccio misericordioso di Dio a quanti soffrono. “Comunicare l’Amore che Gesù ci ha insegnato, portare la Rivoluzione del Vangelo in tutto il mondo”: è questo l’obiettivo di Nuovi Orizzonti.
Alla testimonianza diretta di un ragazzo della Comunità, ha fatto seguito un momento di spiritualità: Adorazione eucaristica, “dialogo con il Signore” e confessioni individuali, alternate da preghiere, canti e momenti di silenzio.
Non è stato un caso se l’incontro si è aperto con l’atto di portare la Croce in chiesa in processione; Cristo si è fatto obbediente fino alla morte di croce per tutti noi: è Lui l’esempio a cui ogni uomo deve tendere.
Il Vescovo, mons. Francesco Nolè, è stato fraternamente e silenziosamente presente durante l’intera Veglia di Preghiera, ha meditato e pregato con e per noi, donandoci, al termine, il suo pensiero: “E’ Cristo l’unica vera Via da seguire, ma non dimentichiamo che ognuno ha bisogno dell’altro. Bisogna affidarsi, in ogni prova che affrontiamo, a chi ci vuole bene ed è disposto a dare la propria vita per noi.”
 
 
 
 
 
COMUNICATO
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Si celebra al Santuario di Anglona (TURSI) sabato 31 marzo 2012, a partire dalle ore 16.00, la Giornata Mondiale della Gioventù, a livello Diocesano.
Presiederà lo speciale momento di reciprocità, di celebrazione del sacramento della penitenza e di adorazione eucaristica monsignor Francesco Nolè, vescovo di Tursi-Lagonegro.
Saranno i veri protagonisti proprio i giovani che, numerosi, parteciperanno. Già diverse comunità hanno fatto sapere che arriveranno con un pullman.
Animerà la Giornata la Comunità Nuovi Orizzonti, fondata da Chiara Amirante, che intesserà un dialogo di presentazione e confronto con i giovani presenti proprio nel primo momento del pomeriggio.
 
Qual è l’esperienza e la vita di Nuovi Orizzonti?
La Comunità Nuovi Orizzonti opera con l’intento di curare alcuni ambiti del disagio sociale: per questo realizza azioni di solidarietà a sostegno di chi vive situazioni di grave difficoltà; svolge la sua attività avendo presenti le realtà di emarginazione sociale, in modo particolare del mondo giovanile; per esso propone specifici interventi innovativi e un proprio programma di ricostruzione integrale della persona che unisce la dimensione psicologica a quella spirituale e umana.
Inoltre propone i valori della solidarietà, della condivisione, della cooperazione e della spiritualità come elementi essenziali per una piena realizzazione della persona.
 
Significativo il tema: “Siate sempre lieti nel Signore” (Fil 4,4). Rimarcando la citazione di San Paolo, papa Benedetto XVI ha inviato a tutta la Chiesa un messaggio speciale rivolto ai giovani. Il Vescovo lo attualizzerà al contesto locale della Diocesi, alla luce del tema che il Servizio diocesano di Pastorale Giovanile ha indicato: “Quando la Vita diventa Amore”.
Nel messaggio del Papa, infatti, la gioia è presentata come “un elemento centrale dell’esperienza cristiana”. Richiama quindi il contesto della Giornata Mondiale della Gioventù – nel mese di agosto scorso vissuta a livello mondiale a Madrid (Spagna) – in cui “abbiamo fatto esperienza di una gioia intensa, la gioia della comunione, la gioia di essere cristiani, la gioia della fede”. Benedetto XVI invita a vedere la grande forza attrattiva che la gioia possiede e dona: “in un mondo spesso segnato da tristezza e inquietudini, è una testimonianza importante della bellezza e dell’affidabilità della fede cristiana”.

Il Santo Padre non manca di rimarcare che “la Chiesa ha la vocazione di portare al mondo la gioia, una gioia autentica e duratura, quella che gli angeli hanno annunciato ai pastori di Betlemme nella notte della nascita di Gesù (cfr Lc 2,10): Dio non ha solo parlato, non ha solo compiuto segni prodigiosi nella storia dell’umanità, Dio si è fatto così vicino da farsi uno di noi e percorrere le tappe dell’intera vita dell’uomo”.
Proprio alle porte dei giorni santi che racchiudono la celebrazione del Triduo pasquale di passione, morte e risurrezione del Signore Gesù, il vescovo Nolè intende riaffermare con forza, ai giovani della sua Diocesi, che, mentre sono tanti i coetanei intorno a loro che hanno un immenso bisogno di ascoltare l’annuncio del messaggio cristiano, è necessario che ciascuno giovane cristiano sappia soffermarsi a gustare anche gli slanci e la portata del messaggio di gioia e di speranza che vengono dalla Pasqua, sapendo cercare “le cose di lassù” (cfr. Col 3,1-2) e non camminando solo a tentoni tra le realtà del mondo.