Sobrietà, misura dell’umano

 “Quando si fa sera, voi dite: ‘Bel tempo, perché il cielo rosseggia’; e al mattino: ‘Oggi burrasca, perché il cielo è rosso cupo’. Sapete dunque interpretare l’aspetto del cielo e non siete capaci di interpretare i segni dei tempi?” (Mt 16,2-3). La risposta di Gesù ai farisei e sadducei invita a leggere i segni – quelli nel cielo come quelli nella storia – per vivere il tempo con saggezza, cogliendo, nella sequenza dei momenti, il kairòs – il tempo favorevole – in cui il Signore chiama a seguirlo.
Così comincia il Messaggio firmato dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, e da quella per l’ecumenismo e il dialogo, in occasione della 10ª Giornata per la custodia del creato (1° settembre 2015), che sarà celebrata alla vigilia del Convegno Ecclesiale di Firenze (9-13 novembre) e dell’inizio del Giubileo della Misericordia (8 dicembre), e soprattutto alla luce dell’Enciclica “Laudato si’” di Papa Francesco, appena pubblicata.
Il Messaggio preparato dai Vescovi italiani invita a riscoprire una “sapienza dell’umano, capace di amare la terra, per abitarla con sobria leggerezza”. Tra i temi affrontati la necessità di ripensare gli stili di vita, di tutelare il clima, di rafforzare un’economia sostenibile.
 
 
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