La giornata di formazione regionale per i Responsabili del RnS

«È troppo poco che tu sia mio servo per restaurare le tribù di Giacobbe e ricondurre i superstiti di Israele. Ma io ti renderò luce delle nazioni perché porti la mia salvezza fino all’estremità della terra». È stato il tema della prima giornata di formazione regionale del Rinnovamento nello Spirito Santo, per i responsabili del Movimento, vissuta il 20 Gennaio a Policoro, presso la Casa di spiritualità di Padre Minozzi, organizzata dal Comitato e dal Consiglio regionale.
La scelta del tema, tratto dal Libro del Profeta Isaia (41,6), ha impegnato per l’intera giornata i coordinatori e gli animatori dei 22 Gruppi presenti in tutta la regione, a confrontarsi con la propria fede, a rispolverare la grazia ricevuta nell’incontro personale con Gesù e a verificare il livello di fedeltà al carisma proposto dallo stesso movimento.
I lavori della giornata sono stati aperti con un momento molto intenso di preghiera, in cui il Signore ha da subito, scandito l’atmosfera determinando ogni istante della giornata, con i due termini “chiave”, riprese poi nella relazione: gioia e fuoco nello Spirito! La stessa gioia e lo stesso fuoco che ha caratterizzato l’esperienza dei Profeti e dei Santi.
Il Relatore, Rosario Sollazzo, coordinatore regionale, ha da subito affermato, riprendendo una espressione di Benedetto XVI, tratta dalla Deus Caritas est, 1: «All’inizio dell’essere cristiano – e quindi all’origine della nostra testimonianza di credenti – non c’è una decisione etica o una grande idea, ma l’incontro con la Persona di Gesù Cristo, “che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva». Il relatore, ha evidenziato, sostenuto dalla sua fede, incoraggiato dal Magistero di Giovanni Paolo II e dalla ricca esperienza bimilennaria della Chiesa, che il suo “evidente amore grande per la Chiesa nasce proprio da questo incontro personale della sua libertà con questa Persona singolare, Gesù Cristo, che manifesta una statura umana, “una umanità così singolare perché veicola anche il Suo essere Dio”.
Dalla catechesi è emerso che la fede che anima il cristiano, in modo cristallino, diviene un vero e proprio itinerario di vita nuova nello Spirito, che va dall’incontro con l’umanità di Gesù, alla confessione pubblica della Sua divinità. Ha incoraggiato, inoltre, i presenti a cogliere attraverso la rilettura delle gesta, dei miracoli, delle parole di Gesù, che “in lui abita corporalmente tutta la pienezza della divinità” (Col 2, 9). Accogliendo Gesù, il credente è pronto ad assumersi una responsabilità visibile all’interno della società! Ed ecco che la gioia cristiana diviene fuoco e questo spinge a testimoniare che “la nostra vita è stata tutta ricostruita dalle mani di Dio” e con una immagine biblica molto bella ha indicato con quali materiali preziosi Dio ricostruisce l’uomo: oro, zaffiri, diamanti…
L’appuntamento del Roveto Ardente, un’ora di Adorazione Eucaristica, ha permesso ai 300 partecipanti di “sperimentare” questa Grazia.
I canti, i momenti di silenzio e le acclamazioni al Dio di Gesù Cristo, che si manifesta in parole ed opere, ha rinfrancato i cuori dei presenti, introducendoli alla sessione pomeridiana di un tempo di confronto, sostenuti da una pista di riflessione, organizzata su alcune indicazioni di ordine “pastorale” prese da alcuni Padri della Chiesa. I responsabili, così, si sono potuti confrontare su quattro “pilastri” fondanti una reale esperienza di fede: ambito dell’identità e appartenenza carismatica al movimento, ambito della formazione, dell’ecclesialità e della missionarietà!
La ricchezza della condivisione è stata densa di contenuti, da dove è emerso che molto lavoro è stato fatto all’interno del Movimento ma ancora molto bisogna farne, perché lo stesso continui a rispondere alla sua chiamata originaria: “permeare la società della cultura dello Spirito”, secondo l’auspicio affidato da Giovanni Paolo II ai responsabili del RnS nella storica udienza privata, in occasione del XXX anniversario di nascita del movimento!
La Celebrazione dell’Eucarestia, presieduta da don Paolo Torino, la cui vocazione è nata proprio all’interno del Movimento, diversi anni fa, è stata vissuta dai partecipanti con uno spirito di gratitudine verso Dio per la giornata, e ha ben introdotto a pregare per la Settimana dell’Unità dei cristiani e a rendere grazie a Dio per il dono della Chiesa. 
 
Carmela Romano