Consegnata alla Diocesi l’Agenda Pastorale 2022-2023

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alle porte del periodo in cui entra nel vivo la Visita Pastorale di S.E. Mons. Vincenzo Orofino nella Chiesa locale di Tursi-Lagonegro, nel secondo anno del Cammino sinodale, ecco l’Agenda Pastorale Diocesana 2022-2023, presentata e consegnata in occasione dell’Assemblea che si è tenuta a Francavilla in Sinni sabato 17 settembre 2022.
“Pellegrini di speranza, in ascolto, per camminare insieme” è il tema proposto dal Vescovo alla Diocesi come sintesi che tiene contemporaneamente a fuoco il percorso fatto e le sfide aperte nonché le attività che saranno proposte anche a livello zonale e parrocchiale per ripartire dall’ascolto dello scorso anno, operato in tutte le parrocchie della Diocesi attraverso i “tavoli di ascolto”, senza ritornare daccapo o ripetere, bensì allargando i campi dell’ascolto, i mondi, gli ambiti e le categorie di persone non ancora ascoltate.
È utile ribadire che anche questo secondo anno del cammino sinodale è ancora “tempo di ascolto e non di letture sistematiche e di risposte pastorali, a cui saranno invece dedicate le successive fasi, sapienziale e profetica”, come afferma il testo della Conferenza Episcopale Italiana dal titolo “I Cantieri di Betania”, frutto della sinodalità, nato dalla consultazione del popolo di Dio.
Il Vescovo, richiamandosi alla sua Lettera pastorale “Al fine di edificare il Corpo di Cristo” (nn. 15-18), invita anzitutto i sacerdoti a ripensare il proprio ministero, per rinnovare lo stile, il metodo e la prospettiva delle attività pastorali, andando al fondamento di ogni azione ecclesiale, abitando il tempo e il territorio con l’intelligenza della fede: con lo sguardo e il pensiero di Cristo.
Quindi, desideroso di innalzare il livello delle comunità, il Vescovo Orofino invita alla formazione globale di tutti i fedeli: ogni membro della Comunità deve formarsi secondo lo specifico del proprio stato di vita e della missione che è chiamato a compiere: ognuno deve formarsi per essere quello che è per vocazione (fedele laico, religioso/a, presbitero) e per quello che gli è chiesto di fare (parroco, catechista, operatore caritas, ministro straordinario della Comunione, etc.). Una formazione che ognuno deve desiderare con ardore e realizzare con cura.
Consapevole infine che il soggetto dell’azione ecclesiale è sempre tutto il popolo di Dio (la Chiesa), armonicamente e organicamente strutturato nella diversità e nella complementarietà delle vocazioni, delle condizioni di vita, dei ministeri, dei carismi e delle responsabilità, Monsignor Orofino invita a vivere la Visita Pastorale come l’occasione per ravvivare le energie degli operai evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli ma anche l’occasione per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e a un’azione apostolica più intensa, nonché il momento propizio in cui il Vescovo valuti l’efficienza delle strutture e degli strumenti destinati al servizio pastorale, rendendosi conto delle circostanze e delle difficoltà del lavoro evangelico, per poter determinare meglio le priorità e i mezzi della pastorale organica” (Congregazione per i Vescovi, Direttorio per il ministero pastorale dei vescovi Apostolorum Successores, 221).
Il Testo dell’Introduzione all’Agenda si chiude con l’invito a sentirsi sempre e tutti in “uscita”, mandati in missione: nel territorio, tra la gente, nei contesti sociali, culturali e professionali in cui si opera, negli ambienti di vita personale, in famiglia, anche alla luce dell’esperienza missionaria a cui la Diocesi di Tursi-Lagonegro si è aperta con la partenza di don Giovanni Messuti verso Panama come sacerdote fidei donum e l’animazione e le proposte missionarie che interpelleranno sempre più tutta la Comunità diocesana.