A Sant’Arcangelo un inedito e insolito percorso ermeneutico

Al via la due giorni “Pietre vive. L’arte del credere” presso la Chiesa di San Michele al Convento, nelle giornate di mercoledì 24 aprile (dalle ore 15 alle 22) e di giovedì 25 aprile (dalle 15 alle 20). Un’ iniziativa aperta a tutti, che vede protagonisti i giovani delle parrocchie santarcangiolesi, con l’obiettivo di ridare voce all’arte sacra, nella consapevolezza del ricco patrimonio storico-artistico custodito dalla comunità santarcangiolese. Attraverso visite guidate sarà possibile riscoprire i messaggi autentici delle opere artistiche presenti nelle chiese del centro valligiano, realizzando così un percorso ermeneutico inedito ed insolito nella parte vecchia del paese. Prima di tutto un’operazione di fedeltà all’intenzione degli artisti e delle comunità che hanno voluto creare uno spazio per la comunione con Dio. Le giovani guide metteranno in luce e spiegheranno ai partecipanti il messaggio profondo che si cela dietro alle immagini e all’architettura della tradizione cristiana, ricco patrimonio ricevuto nei secoli, nel rispetto di chi, anche non credente o alla ricerca di Dio, trova nell’arte semplicemente uno dei modi dell’uomo di superare se stesso e di mettersi in contatto col Trascendente. Si restituisce, in questo modo, ai monumenti dell’arte cristiana il loro messaggio primario di accoglienza, evangelizzazione, invito alla preghiera, ossia il profondo significato per cui sono stati creati e voluti. Francesco De Marco, Carola Robillotta, Mariagrazia Di Lorenzo, Santo Stigliano, Luciano D’Onofrio, Anna Di Lorenzo e Francesca Bernardo sono le giovani guide, i coadiutori sono Giuseppe De Marco, Mariapina Di Virgilio, Miriana Briamonte, Irene Arbia e Giovanni e Marilena Veloce. “Pietre Vive” – lo ricordiamo – è il progetto dei giovani di spiritualità ignaziana (con i gesuiti), diffuso in tutta Europa, ideato da coloro che sono desiderosi di riscoprirei Dio nella bellezza dell’arte, mentre “l’arte del credere” è il tema delle meditazioni di quest’anno, l’anno della fede per la Chiesa, cioè per riprendere la fede dei nostri antenati che l’hanno espressa in questi monumenti ed opere che tutti siamo chiamati a riscoprire, quindi a tutelare e a salvaguardare. «I ragazzi appassionati di questa terra e del messaggio evangelico contenuto nell’arte presente in questi luoghi – spiegano i parroci di Sant’Arcangelo don Cesare Lauria e don Antonio Appella – hanno voluto rimettersi a guardare queste opere per riscoprire uno stupore perduto che farebbe bene agli adulti recuperare nel vissuto quotidiano. La loro passione ed il loro entusiasmo ci contagiano giorno dopo giorno, vogliono comunicarci con questa iniziativa che l’arte non è solo presente nei grandi centri ma anche in questi splendidi e “piccoli” luoghi , per questo occorre riscoprirla ed insieme raccontarla». L’occasione di visita turistica offerta dai giovani santarcangiolesi diventa così un modo per leggere in profondità l’arte sacra, permette di far “parlare” le pietre e riscoprire la “buona novella” celata nelle forme artistiche in loco.

 
 
Valeria Gennaro