Epifanie della Bellezza

La Chiesa, fin dalle sue origini, ha visto nell’arte e nelle diverse espressioni artistiche, il luogo privilegiato di incontro con Dio e della sua presenza. La Via Pulchritudinis è sempre stata, infatti, una delle piste di riflessione nella ricerca di Dio, percorso privilegiato per la sua accessibilità e per le sue provocazioni tanto che le espressioni artistiche sono state considerate esse stesse dei luoghi teologici (M. Chenu). “L’uomo ha bisogno di Dio e di tutto ciò che lo conduce a Lui, quindi anche dell’arte” ricordava il nostro vescovo Orofino nell’incontro a Matera, dal titolo Fede e Arte, in preparazione al Convegno di Firenze nel 2015. Il Magistero nell’ultimo secolo, in particolare da Paolo VI in poi, ha continuamente chiesto di tornare a percorrere questa via per avvicinare se stessi e gli altri al Mistero di Salvezza: “La bellezza è un modo di dirsi del mistero. Cioè il mistero che dice di sé attraverso l’arte” (mons. Orofino). Così si può evitare di cosificare l’opera d’arte, valorizzandone solo l’aspetto turistico, commerciale e quello di fruibilità superficiale e riscoprire “l’atteggiamento di chi cerca e contempla con cuore libero e commosso”.
Dopo papa Benedetto anche papa Francesco ricorda (EG 167) che “tutte le espressioni di autentica bellezza possono essere riconosciute come un sentiero che aiuta ad incontrarsi con il Signore Gesù” senza cadere in “un relativismo estetico che possa oscurare il legame inseparabile tra verità, bontà e bellezza, ma di recuperare la stima della bellezza per poter giungere al cuore umano e far risplendere in esso la verità e la bontà del Risorto”. Da qui la necessità “che la formazione nella via pulchritudinis sia inserita nella trasmissione della fede” promuovendo “l’uso delle arti nella sua opera evangelizzatrice”, e trovare “una nuova carne per la trasmissione della Parola”. Da qui anche l’ultimo progetto-inchiesta del Pontificio Consiglio della Cultura (Dipartimento Arte e Fede) e dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Chiesa dal titolo “Educarsi alla bellezza. Indagine sulla formazione del clero e degli artisti in vista della committenza di opere d’arte per il culto cristiano”.
Stimolati da tali insegnamenti, si propone, per sabato 1 e domenica 2 aprile p.v., un momento di meditazione con l’arte dal titolo “Epifanie della Bellezza” (espressione del papa San Giovanni Paolo II nella sua famosa Lettera agli artisti del 1999), facendo sì che l’opera d’arte, libera dalle nostre parole, sia guidata dalla Parola di cui essa stessa è esegesi. Così si può tornare ad assaporare la sua performatività, ossia la capacità di trasformare e trasformarci, come accadde a Francesco d’Assisi nel suo incontro con il crocifisso di San Damiano. Questa proposta si inserisce nel cammino comunitario tracciato dal Vescovo sostenendone la ricchezza creativa espressa dalle variegate proposte già in itinere.
 
 
PROGRAMMA:
 
Sabato 1 Aprile
ore 20.30 Arrivo
Prima Meditazione davanti al Crocifisso di M. Grunewald (altare di Isenheim, XVI sec.)
Compieta
 
Domenica 2 Aprile
ore 8.30 Lodi
ore 9.00 Seconda meditazione davanti al Risorto di M. Grunewald (altare di Isenheim, XVI sec.)
Condivisione
Santa Messa
 
 
DESTINATARI: Questo momento di preghiera con l’arte è rivolto a operatori pastorali e a persone motivate che, secondo il parere del parroco, possano accogliere una tale proposta spirituale e siano disposte al silenzio, con una sensibilità particolare per le diverse forme artistiche.
 
 
PROPOSTA: Due brevi meditazioni davanti alle opere d’arte con tempi di silenzio, di preghiera personale, di condivisione; tali momenti vanno considerati unitari, è quindi sconsigliato partecipare a uno solo dei due momenti.
 
 
DATA: Sabato 1 e Domenica 2 Aprile 2017
 
 
LUOGO: Fardella (Centro Parrocchiale) – Nova Siri (Oratorio)
 
 
Per chi desidera vi è possibilità di avere a Fardella ospitalità per la notte, con offerta libera, fino a un massimo di 15 persone (in ordine di iscrizione) al fine di garantire un clima di raccoglimento.
 
 
ADESIONI: Le ADESIONI saranno raccolte dal parroco che comunicherà a don Antonio Appella o a don Michelangelo Crocco entro e non oltre Martedì 28 Marzo 2017.