Dichiarazione del Vescovo sul fermo giudiziario di don Calderaro

In riferimento al fermo giudiziario del sacerdote don Antonio Calderaro, parroco di San Giuseppe in San Costantino di Rivello (PZ), avvenuto in data odierna, si allega il Comunicato Stampa, con la dichiarazione del Vescovo.
 
 
Profondamente sorpreso e addolorato dalla notizia del fermo giudiziario di don Antonio Calderaro, accusato dell’ignobile e umiliante reato di abuso su minore, il primo pensiero di richiesta di perdono e di sostegno morale e spirituale va alla vittima e alla sua famiglia, riservandomi di incontrala al più presto per una vicinanza più concreta e solidale.
Mentre auspico e prego il Signore perché don Antonio possa dimostrare presto e in modo completo la sua estraneità alle accuse rivoltegli, affermo la mia piena fiducia e collaborazione con la Magistratura perché possa fare chiarezza sulla vicenda in maniera completa e rapida.
Invito i Cristiani della Diocesi a pregare per la vittima e la sua famiglia, per don Antonio Calderaro e per tutti noi Sacerdoti, perché il Signore ci mantenga fedeli alla nostra vocazione di servire Lui e i fratelli in comunione tra di noi e con una vita coerente al Vangelo. Dico anche la mia vicinanza orante e paterna alla Comunità di San Costantino di Rivello, anch’essa duramente provata.
A partire da oggi, don Antonio Calderaro viene sospeso a divinis, con Decreto Vescovile ed esonerato dalle funzioni e da ogni attività sacerdotale e, al contempo, viene conferito incarico al legale della Diocesi, Avv. Nicola Gulfo del Foro di Matera, per l’esperimento di ogni azione a tutela dell’immagine della Diocesi medesima.
Nelle prossime ore informerò personalmente le competenti Autorità Ecclesiastiche e la Congregazione della Dottrina della Fede.
 
Tursi, 21 aprile 2015
 
+ Francesco Nolè
Vescovo di Tursi-Lagonegro