La Caritas Diocesana invita i fedeli, per il tempo santo della Quaresima, a vincere “la tentazione di arroccarsi nella autoreferenzialità e di badare soltanto ai propri bisogni” ma a essere “viaggiatori migliori” nel percorso della vita, accompagnando le persone in “situazioni di miseria e di violenza”.
Nel suo Messaggio per la Quaresima 2025, intitolato Camminiamo insieme nella speranza, Papa Francesco ci esorta a confrontarci concretamente con i fratelli e le sorelle che, nel mondo o nelle nostre comunità parrocchiali, vivono in situazioni di vulnerabilità, povertà e fragilità fisica o spirituale, incoraggiandoci, ancora una volta, a non dimenticare coloro che vivono ai margini, nel viaggio della vita “verso la stessa meta”, e ad essere “tessitori di unità” in un mondo marcato da tensioni e divisioni.
La Caritas Diocesana invita ad animare le comunità parrocchiali perché partecipino con generosità alle collette di questo periodo, affinché le offerte raccolte durante la Quaresima possano essere un segno concreto della solidarietà e dell’impegno a camminare insieme verso una Pasqua di rinnovamento e speranza.
Le offerte potranno rimanere nelle disponibilità delle Caritas Parrocchiali per sostenere le iniziative di animazione e gli interventi di Carità di ciascuna comunità.
Come non mai in quest’anno Giubilare non si può prescindere dall’attenzione ai poveri, dalla pratica dell’accoglienza e dell’ascolto, dall’uso responsabile dei beni evitando gli sprechi, dalla promozione della giustizia e dell’equità sociale.
Le Carias Parrocchiali sono invitate, pertanto, a incoraggiare la condivisione, segno tangibile di conversione, con gesti concreti come le raccolte alimentari o l’invito al pranzo di Pasqua nelle proprie case di persone sole, straniere o che sappiamo essere in difficoltà.
La sfida è ancora una volta quella di mettere al centro le relazioni, una sfida educativa e culturale per rinnovarle in termini di alterità, dono e di responsabilità.
In quest’anno di grazia, come Pellegrini di Speranza, possiamo riscoprire che ogni gesto, anche il più piccolo, può essere un seme di speranza e che la speranza nasce dall’assunzione di responsabilità individuali e collettive, nasce dal camminare insieme per scelta.
“Camminare insieme significa essere tessitori di unità, a partire dalla comune dignità di figli di Dio; significa procedere fianco a fianco, senza calpestare o sopraffare l’altro, senza covare invidia o ipocrisia, senza lasciare che qualcuno rimanga indietro o si senta escluso.
Andiamo nella stessa direzione, verso la stessa meta, ascoltandoci gli uni gli altri con amore e pazienza.”
Non stanchiamoci di camminare… facendo il bene!
Buon cammino quaresimale a tutti.
La Caritas Diocesana